Aristide BavaSIDERNO
Un violento incendio è scoppiato ieri pomeriggio all’interno dell’ impianto di trattamento rifiuti di contrada San Leo. L’incendio verificatosi poco prima delle ore 16 è stato accompagnato da una violenta esplosione che ha notevolmente turbato i cittadini abitanti nella zona circostante. Per fortuna al momento dell’episodio nei pressi non c’erano persone.
Le fiamme si sono levate molto alte e subito sono stati avvertiti i vigili del fuoco che si sono tempestivamente portati sul posto e hanno circoscritto l’incendio, anche se sono stati costretti a lavorare per molte ore tant’è che al momento in cui scriviamo, a tarda sera, le fiamme non sono state ancora completamente domate.
Unitamente ai vigili del fuoco si sono portati sul posto anche i rappresentanti delle forze dell’ordine che si sono attivati per cercare di capire le cause che hanno originato l’incendio.
Sono stati interessati dalle fiamme due dei cinque capannoni per la raccolta dei rifiuti che si trovano all’interno della struttura , quello dell’indifferenziata e quello dell’organico. I vigili del fuoco hanno cercato di isolare dalle fiamme quelli per la raccolta del vetro, della plastica e della carta. Nella sostanza la parte secca.
L’episodio diventa molto grave non solo per la città di Siderno ma anche per tutti gli altri comuni della fascia ionica reggina ed alcuni dell’area grecanica che in questo momento stavano scaricando a Siderno. Nei tempi di piena emergenza anche Reggio Calabria utilizzava l’impianto di Siderno. In quest’ultimo periodo no. Adesso, con molta probabilità sarà necessario “ricostruire” i due capannoni interessati dalle fiamme e non sarà roba da poco conto.
Secondo l’ Ing. Pietro Fazzari, responsabile tecnico del Comune che si è subito recato sul posto per seguire la situazione, ci vorrà almeno un mese per mettere a posto la situazione semprechè non si verifichino ulteriori danni agli altri capannoni e nella zona circostante.
Per il momento non è stato possibile quantificare i danni reali, né si può essere precisi sulle possibilità di recupero, immediato o meno, della struttura. La stessa previsione dell’ing. Fazzari va presa con il beneficio dell’inventario.
L’impianto, sotto l’egida della Regione Calabria, è gestito dalla società Ecologia Oggi. «Aspetteremo gli esiti delle verifiche dei vigili del fuoco che, come sempre, sono in prima linea a proteggere quello che altri distruggono – commenta Sergio De Caprio, l’assessore all’Ambiente della Regione -. Abbiamo inviato sul posto l’Arpa Calabria e la Protezione civile per tutelare la popolazione e pianificare i necessari interventi di messa in sicurezza e di successivo ripristino. In ogni caso, la Calabria ha la determinazione e le risorse per superare ogni difficoltà e non si piegherà a nessuna minaccia».