Aristide Bava
SIDERNO – La possibilità di riaprire l’ Ospedale di Siderno, magari utilizzandolo come presidio per il Covid 19 ha fatto aprire un largo dibattito non privo di talune polemiche che si accompagnano all’abbandono in cui è stata lasciata las struttura per tanto tempo malgrado nella stessa doveva, e de3ve, sorgere la Casa della salute. Al dibattito ha partecipato anche l’ex assessore Maria Teresa Fragomeni che ha scritto, peraltro, alla Governatrice Jole Santelli sollecitandone, anche lei, l’apertura Il suo intervento ha suscitato vari commenti alcuni dei quali non sono stati graditi alla Fragomeni che ha ritenuto dover intervenire nuovamente ” per chiarire un punto importante e che forse, a giudicare da alcuni commenti che ho letto, è stato oggetto di equivoci.”. Da qui la sua puntualizzazione. “La scelta di mandare una lettera aperta – ha scritto Maria Teresa Fragomeni – non è casuale, ma ha proprio lo scopo di far conoscere il contenuto della stessa, oltre che al destinatario, anche e soprattutto ad altri lettori, per stimolare una discussione. Se la discussione, però, si ferma solo al giudizio sul tipo di strumento, senza entrare nel merito del contenuto, il tutto si riduce ad una perdita di tempo. La problematica dell’ex ospedale di Siderno è molto seria e molto… molto complessa. Non la si può banalizzare, alla stregua di una disputa di campanile, soprattutto in un momento di gravissima emergenza come quella che stiamo vivendo. La gestione di un’emergenza sanitaria va organizzata a più livelli: oltre a quello primario della prevenzione, che si estrinseca nelle misure restrittive alla circolazione etc., bisogna pensare alle persone già colpite dal virus, cosa che può capitare a tutti, ma soprattutto a chi non può restare a casa, perché è costretto a lavorare – (ad esempio i sanitari o chi svolge attività non sospendibili). Chiunque ha seguito la politica a Siderno negli ultimi anni, sa benissimo che mi sono spesa tantissimo per far riqualificare la struttura dell’ex Ospedale e realizzare la Casa della Salute. L’ho fatto in silenzio – conclude Maria Teresa Fragomeni – e lavorando in sinergia con lo stesso Sindaco di Siderno (sebbene fossi uscita da tempo dalla maggioranza consiliare). La questione dell’utilizzo della struttura nell’ambito dell’emergenza Covid 19 però, è qualcosa di completamente diverso. Qui si tratta di predisporre un piano ben preciso, con l’ausilio di uno staff di tecnici esperti del settore, e di farlo in tempi brevissimi, per non rischiare di farci trovare impreparati se dovesse esserci un’esplosione del contagio”.