SIDERNO – UNO SVINCOLO INUTILE E PERICOLOSO

Aristide Bava
SIDERNO – Non c’era certamente bisogno che il problema riemergesse in occasione dei festeggiamenti in onore della Patrona della città perchè, ormai, è vecchio di molti anni. Ma l’intensificazione del traffico in occasione dei festeggiamenti lo ha riproposto in maniera molto forte soprattutto perchè agli ignari automobilisti provenienti da altri posti, e soprattutto dalla tirrenica,- e sono stati molti – che hanno avuto la (infelice) idea di raggiungere il centro della città attraverso l’uscita che raccorda il nuovo tratto della SS. 106 con Siderno, a parte le lunghe file per alcuni momenti particolarmente intensi di traffico è toccato maledire il momento dell’incauta scelta. Un raccordo pericoloso, con molte curve, la strada in alcuni punti dissestata, e autovetture parcheggiate a fianco delle abitazioni dei residenti che impediscono un deflusso regolare e in alcuni casi anche la visuale. Questo è il raccordo verso Siderno in condizioni di traffico normale. Figuriamoci quando ci sono parecchi ingressi ( e per fortuna poche uscite perchè gli automobilisti un a volta fatta la prima esperienza si guardano bene dal ripercorrere l’arteria e scelgono la via normale, quella che piorta a Marina di Gioiosa per raggiungere la superstrada o a Locrio per continuare verso Reggio. Il problema si accompagna da tempo in questo pezzo di territorio della fascia ionica reggina, alla importante arteria che dovrebbe sostituire la vecchia 106. Parliamo delio svincolo che si immette a Siderno studiato in maniera infelice da chi ha progettato la nuova arteria. Questo di Siderno è un vero disastro perchè immette in una arteria cittadina molto stretta e tortuosa che attraversa un agglomerato di abitazioni ed è particolarmente pericolosa e difficile da percorrere non solo per i grossi mezzi ma, ormai, anche per le normali autovetture.E come ciliegina della torta c’è anche da aggiungere che nella finale poco prima di entrare nel centro abitato di Siderno l’arteria passa davanti ad una scuola. Con l’inizio dell’anno scolastico, quindi, c’è anche questo valore aggiunto. Il problema era già “esploso” nei mesi immediatamente successivi alla attivazione di quel tratto di nuova strada – che, ricordiamo, è monca sia dalla parte nord perchè si ferma all’inizio dell’abitato di Caulonia, sia nella parte Sud perchè malgrado fosse stato previsto un progetto che doveva portarla ad Ardore e, quindi, sino a Melito si ferma a Locri- gli utenti fecero subito presente le difficoltà che incontravano. Ad onor del vero inizialmente l’ Anas sembrò recepire la necessità di sostituire lo svincolo in questione tanto che venne elaborato un progetto alternativo che non solo garantiva il miglioramento dell’uscita di Siderno ma avrebbe potuto anche risolvere il “problema” di Locri perchè lo svincolo era previsto nella parte sud lungo l’attuale strada che nella parte alta della città collega i due importanti centri urbani. Certamente un toccasana per entrambi i comuni. Ma dal dire al fare, a parte la solita burocrazia e, probabilmente, anche le carenze economiche che quando si parla di Locride sono sempre l’alibi prioritario per non fare le cose, gli anni sono passati inutilmente. Di tanto in tanto il problema riemerge e di tanto in tanto – forse sarà fatto anche in occasione di questa campagna elettorale – ci sarà qualcuno che si impegnerà per risolvere la situazione. Bravi ( si fa per dire..) quelli che avranno il coraggio di farlo e beati coloro che ancora riusciranno a sperare che ciò avvenga. Intanto registriamo le proteste di molti automobilisti ignari che in occasione dei festeggiamenti hanno percorso quella strada ed hanno chiesto, arrivati a Siderno, di contattare il cronista per “girare” le loro proteste. Lo facciamo, anche se è l’ennesima volta che riproponiamo questo grave problema.

nella foto – La tortuosa strada che dalklo svincolo porta a Siderno.