SIDERNO – SIDERNO DICE NO ALL’AMPLIAMENTO DELL’IMPIANTO RIFIUTI

Aristide Bava
SIDERNO – Si è tenuta presso la sala comunale della città l’annunciata assemblea organizzata dai “comunisti uniti per Siderno” e dalle altre organizzazioni politiche e associazioni della città per discutere della problematica ambientale legata all’ impianto di trattamento dei rifiuti di contrada San Leo. Ciò alla luce della ventilata notizia legata ad un possibile ampliamento dell’impianto che tanti problemi anche e soprattutto di natura olfattiva che ha creato, e sta creando ai cittadini di quella zona e del centro abitato sidernese. All’incontro hanno partecipato assiene alle rappresentanze dei partiti locali e delle associazioni ambientaliste anche numerosi cittadini e molteplici sono stati gli interventi che hanno caratterizzato la manifestazione a cominciare da quello dell’ambientalista Francesco Martino che, dopo l’introduzione di Damocle Argirò ha sviluppato una attenta relazione sulla situazione scendendo anche su precisi particolari tecnici. Tra gli altri da segnalare quelli di Marcello Attisano, Arturo Rocca, Carlo Tropeano, Pietro Sgarlato, Antonio Cutugno, Giuseppe Caruso, Pietro Origlia, Antonio Commisso, Graziella Muià , Martino Ricupero, Domenico Catalano, Pasquale Muscatello, Antonio Sgambelluri, Nicola Lemoncino, Giuseppe Ieraci. Un unico comun denominatore: forte ostracismo contro l’attuazione del progetto regionale che, tra l’altro, prevederebbe un ampliamento di 62.500 mq. intorno all’attuale impianto Tmb per come d’altra parte risulta da una piantina che è stata illustrata durante l’incontro. Damocle Argiro’ nella sua introduzione non ha mancato di illustrare la grande problematica ambientale della città al pari di Francesco Martino responsabile del “Movimento a difesa della Salute dei Cittadini di Siderno”che si è soffermato sui rischi idraulici, archeologici, di esondazione dell’impianto che si vorrebbe costruire. Sono state ricordate recenti delibere del consiglio comunale che vietano ulteriori insediamenti del genere sul territorio ed ha, anche, evidenziato alcune relazioni tecniche e geologiche risalenti al 2003 che già da allora definivano l’incompatibilità ambientale di quell’area, sia a livello sismico che tossico. All’incontro non erano presenti i rappresentanti degli Enti istituzionali cosa che ha provocato un unanime dissenso anche se, a conclusione della manifestazione è stato stabilità che una apposita delegazione si premurerà di chiedere un incontro con i Commissari straordinari. L’assemblea ha anche deciso di studiare la possibilità di un eventuale azione nei confronti della Regione per opporsi al progetto di ampliamento che saranno valutate nel corso di una apposita riunione tra tecnici, esperti ed avvocati. Non sono state escluse eventuali manifestazioni pubbliche di protesta.