SIDERNO – SECONDO MARTINO LA PROBLEMATICA AMBIENTALE PENALIZZA LO SVILUPPO DEL TURISMO

Aristide Bava
SIDERNO – Dopo le dichiarazioni dell’assessore regionale Maria Teresa Fragomeni, che, in occasione del primo meeting della Cooperazione, ha escluso la possibilita’ della realizzazione a Siderno di un Biodigestore, Francesco Martino , ambientalista e responsabile del Comitato per la difesa della salute di Contrada Pantanizzi ha espresso il suo compiacimento per l’affermazione ma invita anche i cittadini a partecipare piu’ attivamente alla difesa del loro territorio. “ Maria Teresa Fragomeni ha confermato l’impegno della Regione Calabria di eliminare dalla delibera il punto riguardante la questione biodigestore anaerobico. Una buona notizia – ha detto Francesco Martino – ma aspettiamo la delibera con la modifica. Sperando che nel frattempo le puzze finiscano”. Il riferimento e’ ai miasmi che nell’ultimo periodo hanno creato nuovamente a Siderno una situazione intollerabile soprattutto nei pressi dell’ impianto di trattamento rifiuti di contrada San Leo e allo stesso depuratore comunale ( sugli “odori” ci sono palleggiamenti di responsabilita’…) . Francesco Martino, aggiunge l’auspicio che i cambiamenti che si sono fatti presso l’impianto diano intanto buoni risultati. “Vedremo – dice – se le nuove centraline daranno una risposta dell’origine del fetore insopportabile e come eliminare la sorgente, quale sia la provenienza, anche se sono convinto che a San Leo impianti di questo tipo, collocati in zona a rischio di inondazione, non possano restarci”. Poi non manca di ricordare la situazione di contrada Pantanizzi dove ancora ci sono i pericolosi resti dell’ Ex industria chimica della BP che deve ancora essere bonificata ed altre situazioni anomale che nel recente passato hanno procuratore molte proteste. “ D’altra parte – afferma ancora Martino “ Volendo avere un territorio a vocazione turistica, Siderno non può avere impianti a rischio sia lato Locri, sia lato Gioiosa”. Poi, dopo un plauso alle associazioni “ che subito si sono attivate e hanno bloccato un impianto che aggiungeva ancora altri veleni” l’invito anche ai cittadini di essere piu’ attivi e piu’ partecipativi perche’ “ se le persone si muovono e si incontrano i risultati positive si possono ottenere”.