Aristide Bava
SIDERNO – “Il grande successo ottenuto dall’ “Ottobrata sidernese” appena conclusasi nel borgo antico di Siderno superiore lo si deve, anche e soprattutto, alla varietà degli eventi che questa amministrazione comunale, grazie anche all’assessore Francesca Lopresti, ha saputo inserire nel ricco, e soprattutto variegato, programma di questa due giorni”. Questa considerazione, fatta dal sindaco Maria Teresa Fragomeni, non è venuta a caso ed è stata fatta proprio in occasione di un convegno, per certi versi singolare, che ha caratterizzato il tardo pomeriggio di domenica, giornata di chiusura dell’ Ottobrata, su un tema decisamente attuale ovvero ” Alimentazione sana – un viaggio tra tradizione e modernità”. Il convegno arrivato proprio a qualche giorno dalla notizia che quattro strutture della Locride – La Taverna dei Picari di Grotteria, La Collinetta di Martone, U rcrjiu di Siderno e la stessa Taverna di Zio Salvatore, proprio di Siderno superiore, sono state inserite come “chiocciole” nella guida Slow Food e altri due locali, Il ristorante Gambero Roso di Marina di Gioiosa e La taverna del borgo sono stati inseriti nella guida “Ristoranti d’Italia 2024” è calzato a pennello con l’attualità e con la voglia di conoscenza che il pubblico, ormai, è propenso ad avere nel campo dell’enogastronomia. Ecco, dunque, che il convegno ha registrato un successo notevole ed ha avuto alcuni relatori, anzi relatrici, che hanno compiutamente seppure in maniera diversificata affrontato l’interessante argomento. A dare il via ai lavori del convegno è stata l’assessore alla cultura Francesca Lopresti che poi ha anche moderato l’incontro. Dopo il successivo intervento della sindaca Maria Teresa Fragomeni che ha espresso anche il suo compiacimento per il successo della manifestazione, si è entrati subito nel vivo con una relazione di Caterina Mammola, apprezzata scrittrice, che si è soffermata proprio sulle vecchie tradizioni culinarie del territorio non mancando di evidenziare le derrate più comuni, pane compreso, che per la Locride costituiscono veri elementi di qualità. Il convegno è, poi entrato nel vivo, con una attenta relazione della dott.ssa Elisa Ventra, apprezzata nutrizionista, che ha voluto subito chiarire la differenza tra sana alimentazione e buona alimentazione e, servendosi anche di un video appositamente preparato, ha illustrato al folto pubblico quella che può, e dovrebbe essere, una alimentazione equilibrata per migliorare, a qualsiasi età, lo stile di vita. Un intervento, il suo, seguito con grande attenzione che è servito anche a sfatare alcuni “miti” su certi tipi di dieta che spesso non servono a niente e dare, invece, i giusti consigli per una sana alimentazione che – ha detto – è certamente la maniera migliore per condurre una buona vita anche con l’avanzare dell’età. Il convegno è stato arricchito anche dalla presenza dello chef Antonella Torcasio punto di riferimento dell’ Associazione provinciale Cuochi che si è soffermata sulla positiva cucina che può offrire la ristorazione della Locride quando ci si orienta su buoni piatti tipici e rustici, realizzati spesso veramente con prodotti a km 0. Uno stile di cucina che non necessariamente deve essere elaborato ma spesso molto semplice e genuino e tendente a far rivivere e riscoprire antichi sapori spesso cancellati dal tempo. Legittimo il prolungato applauso che ha concluso il convegno.
Nella foto Lopresti, Fragomeni, Mammola, Torcasio, Ventra