Aristide Bava
SIDERNO – Si è tenuta presso lo studio radiologico una assemblea dei lavoratori dipendenti che ormai da circa sei mesi non perce3piscono lo stipendio a causa delle note problematiche che hanno portato al sequestro preventivo dei conti correnti dello studio dopo una incresciosa vicenda giudiziaria che ha portato anche alla sospensione dei pagamenti, dal mese di marzo, da parte dell’ Asp di Reggio Calabria alla struttura. Nel corso dell’assemblea è stato confermato che sabato 30 novembre avrà luogo uno sciopero già proclamato dalle organizzazioni sindacali, dei dipendenti che è stato ricordato “sono ormai esasperati ed hanno anche chiesto il sostegno della cittadinanza che ha dimostrato ampia solidarietà allo studio con la raccolta di circa 25.000 firme. In concomitanza con l’assemblea il presidente dello Studio Antonio Strangio ha indirizzato al Prefetto di Reggio Calabria Massimo Mariani, al Commissario del Piano di rientro Saverio Conticelli e al sub commissario Maria Crocco oltre che alla Commissione straordinaria presso l’ Azienda sanitaria provinciale una nota in cui si comunica che ” a partire dal prossimo mese di dicembre, qualora l’ Asp non dovesse provvedere al pagamento delle fatture, per come avviene per gli altri erogatori privati, saremo costretti a sospendere l’erogazione delle prestazioni con oneri a carico del Servizio sanitario regionale in quanto da cinque mesi non vengono corrisposti gli stipendi ai dipendenti e non vengono pagate le ditte fornitrici di beni e servizi”. Si aggiunge, comunque, nella nota che ” centinaia di pazienti calabresi, quotidianamente, saranno costretti a pagare le prestazioni di diagnostica strumentale che solo lo Studio radiologico può erogare e saranno garantite, con oneri a carico del servizio sanitario regionale solo le prestazioni a favore dio pazienti affetti ( o sospetti) da patologie oncologiche o gravi malattie degenerative”. Poi , in conclusione della lettera si chiede un incontro urgente con gli intestatari della nota ” anche singolarmente”. I motivi dell’incontro sarebbero legati anche ad una importante “novità” , ovvero il fatto che, come comunicato dai titolari dello Studio in una perizia consegnata due giorni addietro agli avvocati sarebbe dimostrato in modo inequivocabile,” che nessuna fattura e’stata mai pagata due volte allo studio radiologico” e proprio alla luce di quanto affermato dal consulente, “entro due o tre giorni sara’ presentata istanza di dissequestro dei circa 4 milioni di euro che sono rimasti bloccati, Doveroso ricordare che il sequestro preventivo di tale somma è stato disposto con provvedimento del Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria il 23 maggio 2019 per una presunta truffa ai danni dell’ Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria sulla base dell’accusa di un doppio pagamento delle fatture. Lo Studio radiologico ha sempre sostenuto l’infondatezza di questa accusa e lo stesso Antonio Strangio ha dato comunicazione con la lettera sopraindicata che “nei prossimi giorni i legali presenteranno apposita istanza in tal senso” anche perchè, sostiene Strangio ” se è accettabile il sequestro preventivo da parte della Magistratura innanzi ad una ipotesi di truffa, non è accettabile il comportamento della commissione straordinaria che ha disposto arbitrariamente la sospensione, dal mese di marzo, dei pagamenti di prestazioni regolarmente rese”. Adesso , con la perizia consegnata nei giorni scorsi esistono ulteriori condizioni che potrebbero sbloccare la situazione. Nel corso dell ‘assemblea dei dipendenti , molto partecipata ( sono oltre cento le persone interessate al mancato pagamento degli stipendi) molti di loro hanno espresso serie preoccupazione per i mancati pagamenti che stanno portando conseguenze dirette e indirette nelle rispettive famiglie.