Aristide Bava
SIDERNO – Signori, tutto da rifare. Il decreto “ristori” di cui tanto si è parlato in questi ultimi giorni e che sembrava indirizzato solo a dare i giusti aiuti economici alle imprese costrette alla chiusura parziale o totale a causa dl Covi , prevede anche il rinvio delle elezioni già fissate per il 22 e 23 novembre. Ciò è detto nella bozza “in considerazione della situazione epidemiologica da Covid 19″. Le elezioni si andranno a svolgere contestualmente al turno ordinario di elezioni comunali del primo semestre 2021 e, per di più ” mediante l’integrale rinnovo del procedimento di presentazione di tutte le liste e candidature a sindaco e a consigliere comunale”. Classica doccia fredda per la città di Siderno commissariata da oltre due anni e mezzo e classica doccia fredda per i 5 candidati a sindaco e per i 190 candidati al consiglio comunale che già erano entrati in campagna elettorale. Come l’hanno presa Antonio Cutugno, Domenico Barranca, Antonio Sgambelluri, Stefano Archinà e Maria Teresa Fragomeni ? Qualcuno di loro alla telefonata del cronista si chiedeva se, realmente, fosse vera la notizia che, diciamolo pure, scombussola tutti i piani dei vari contendenti . Antonio Sgambelluri punta l’indice sui vari problemi della cittadina che “l’attuale gestione commissariale – dice – non ha la possibilità di risolvere. La città aveva bisogno subito di una gestione democratica e di persone che fossero dentro ai problemi , che sono tanti, dei sidernesi. Non nascondo che avevo molta fiducia nel voto dei cittadini che, in questa occasione, avrebbero dovuto, e potuto, dare un voto che mi lasciava ben sperare. Adesso non so quello che succederà in futuro. Aspettiamo e vediamo. Prendo atto che è tutto da rifare nuovamente. Quando sarà noi ci saremo comunque “. ANTONIO CUTUGNO ” Ci dobbiamo arrendere all’evidenza dei fatti. Non ho ancora preso visione del nuovo Decreto ma se è stata presa questa decisione ci dobbiamo adeguare. Prepareremo meglio il confronto politico anche perchè credo che con questo spostamento le cose cambieranno e ci sarà più tempo per eventuali nuovi accordi. Certo questo rinvio non ci fa piacere perchè avevamo fatto un buon lavoro ma adesso non possiamo fare altro che attendere.
Decisamente sconfortato Domenico Barranca ” Non so cosa dire. Sono veramente sfiduciato, Avevamo fatto un grande lavoro e le aspettative dei cittadini sembravano in piena sintonia con il nostro programma indirizzato a dare una svolta decisa alla nostra Siderno . Adesso non solo bisogna ripartire daccapo ma bisogna fare i conti anche con i tanti problemi irrisolti che una ulteriore gestione commissariale andrà certamente ad aggravare. Penso anche al fatto che ci saranno in campo pure le “regionali” che, certamente, alimenteranno confusione. Non la vedo bene. Comunque aspetteremo per vedere il da farsi”. Stefano Archinà la prende con maggiore filosofia. ” Bisogna rispettare i provvedimenti adottati dal Governo. Se hanno deciso in questo modo è chiaro che lo hanno fatto per evitare ulteriori problemi sanitari. Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare sul progetto di “InpiediperSiderno” e cercheremo di coinvolgere maggiormente i cittadini. Il nostro è un movimento giovane nato per dare una svolta alla città. Cercheremo di ottimizzare il nostro progetto per essere pronti, quando i cittadini saranno chiamati al voto, ad offrire maggiore qualità e maggiori capacità .”. La stessa Maria Teresa Fragomeni , leader del Pd, quasi si rifiuta di credere. ” Aspettiamo l’ufficialità – dice – anche se è chiaro che l’indirizzo è ormai questo.La cosa che più mi dispiace , nell’immediato, è che Siderno resti ancora commissariata. Senza una amministrazione democratica c’è poco spazio per la soluzione dei tanti problemi che ci sono e mi auguro che la situazione non si aggravi. Certo , saltando le elezioni di novembre tutto si rimette in gioco e c’ da aspettarsi che quando andremo a votare avremo nuovi scenari. Dal punto di vista politico non possiamo dimenticare che si dovrà votare anche per il consiglio regionale. Per il momento non voglio e non posso aggiungere altro. E’ il momento delle riflessioni. Poi si vedrà il da farsi”. Il rammarico dei cinque candidati a sindaco è anche il rammarico della stragrande parte dei cittadini . Siderno, nel bene e nel male, si stava preparando al voto e in molti aspettavano le date del 22 e 23 novembre per dare un colpo di spugna ad un recente passato che non ha onorato le tradizioni politiche di grande spessore della città. Quelle, per intenderci, che avevano fatto diventare Siderno un preciso punto di riferimento dell’intera provincia reggina e un centro obbligato per il “passaggio” di tanti autorevoli esponenti politici di primo piano del nostro Paese. Adesso c’è da stringere i denti ed attendere ancora.