Aristide Bava
SIDERNO – E dopo i vari appelli dei giorni scorsi arrivati anche da autorevoli esponenti del campo medico finalizzati alla riapertura dell’ Ospedale di Siderno arriva anche una raccolta firme online. E’ stato infatti attivato mercoledì un apposito gruppo con la denominazione ” Raccogliamo firme per riaprire l’ ospedale” che alla sua prima giornata, quella di ieri, aveva già totalizzato circa 2.000 firme. Un piccolo record ampiamente giustificato, però, dalla grande necessità che si avverte in questo delicato periodo in cui una struttura delle dimensioni dell’ex ospedale civile di Siderno poteva, e potrebbe, essere particolarmente utile. Un discorso, però, che, indipendentemente da questo fatto contingente dovrebbe essere in ogni caso ripreso . Non si può buttare alle ortiche una struttura di questa potenzialità che non solo dovrebbe assumere subito le funzioni di Casa della salute ma potrebbe anche diventare un pronto soccorso aggiuntivo a quello dell’ Ospedale di Locri. Legittima, dunque, l’iniziativa del gruppo social. E sempre in riferimento alla necessità della riapertura dell’ Ospedale di Sidereno, arriva anche, la proposta del neo consigliere regionale Giacomo Crinò il quale -scrive – ” Voglio rilanciare con forza l’idea ( proposta per primi, già da diversi giorni, da alcuni settori della società e da forze politiche sidernesi) della individuazione nella struttura dell’ex ospedale di Siderno di un vero e proprio centro Covid 19. Sembra di assoluto buon senso – aggiunge – , infatti, allestire di tutto ciò che necessita detta struttura rendendola pronta quanto prima ed idonea ad accogliere chi ne avrà malauguratamente bisogno. Non posso e non voglio – dice ancora Crinò – ragionare al “minimo sindacale”; non mi possono bastare le rassicurazioni , anche recenti, che provengono dai vertici Asp su una, ancora da verificare, ottimale organizzazione dell’ Ospedale di Locri in tal senso. Qualche dubbio rimane e non certo è da addebitare al personale sanitario che ogni giorno offre tutto se stesso in condizioni proibitive. Qualora i casi di contagio dovessero moltiplicarsi l’ Ospedale di Locri non potrebbe , a mio avviso, e ad avviso di molti tecnici, gestire l’intera emergenza della Locride come unica e sola struttura. Si prospetta una emergenza lunga e dobbiamo essere pronti a fronteggiarla con piu’ frecce” Poi la proposta di un sopralluogo dei tecnici regionali e dei dipartimenti interessati da effettuarsi presso la struttura sidernese ” al fine di meglio valutare le azioni da intraprendere”..