Aristide Bava
SIDERNO – Con padrino il Vescovo della Diocesi, Mons. Francesco Oliva domenica mattina si è svolta in Contrada Donisi la cerimonia di “posa della Prima Pietra” della nuova Chiesa del complesso pastorale di Donisi. L’importante struttura è destinata a servire anche la comunità ecclesiastica della limitrofa Contrada Mirto e si propone di diventare un ottimale luogo di culto e di aggregazione, per quelle che sono le due contrade piu’ popolate della città. il progetto della nuova chiesa e dei locali di ministero pastorale con annessa casa canonica prevede che il luogo di culto sarà realizzato su terreno di proprietà della parrocchia di Donisi pervenuto alla stessa a seguito dell’acquisto effettuato nel 2003 con il concorso della gente del luogo e degli emigrati sidernesi. Una volontà che si trascina da oltre quindici anni e che ha avuto nel compianto padre Gino Viscardi, già parroco della comunità di Donisi – Mirto , il promotore di questa importante iniziativa di carattere sociale e religioso sostenuta a suo tempo dall’allora Vescovo GianCarlo Bregantini. Il progetto, redatto dagli architetti Loredana Commisso e Giuseppe Lombardo insieme agli ingegneri Domenico Panetta, per la parte strutturale, e Catello Materazzi, per la parte impiantistica, ha avuto il parere favorevole del Comitato Nazionale per l’Edilizia di Culto della CEI dopo un iter lungo e travagliat. L’opera era già stata presentata all’assemblea parrocchiale, tempo addietro dal parroco, don Marius Okemba Oltre alla parte architettonica del nuovo complesso parrocchiale che, in base alle indicazioni fornite anche in sede liturgica si riconduce alle forme del quadrato e del cerchio, l’elemento qualificante dell’intera area, insieme alla chiesa, sarà data dagli spazi di relazione per le attività connesse alla catechesi e alle attività di aggregazione poste lungo un asse ideale nord- sud e collegati alla chiesa mediante un porticato libero con accesso dagli spazi di relazione posti al contorno della struttura. L’opera ecclesiastica sarà anche dotata dei “fuochi liturgici” quale, ambone, altare, sede, riserva eucaristica, penitenzieria e fonte battesimale. L’importanza dell’opera è stata evidenziata dallo stesso Vescovo al cospetto di un folto pubblico nella Piazza di Contrada Donisi Un evento molto atteso dalla comunità.