Aristide Bava
SIDERNO
Realizzare la strada ferrata lungo la costa, ai tempi dev’essere sembrata la soluzione più idonea. Il tracciato ferroviario non incontrò ostacoli (perché al tempo il litorale non era certo urbanizzato come oggi), salvo creare un’irrimediabile cesura tra “monte” e “mare” con evidenti conseguenze in termini di fruizione della fascia costiera. Certo, vennero contestualmente realizzati i sottopassi ferroviari, carrabili o solo pedonali, ma la loro manutenzione con il passare del tempo è diventata sempre più episodica. Sino al punto di far registrare, specie in alcuni tratti della zona ionica, incidenti a volte anche mortali nell’atto di attraversare i binari ferroviari.
E venendo all’oggi, ecco che la candidata a sindaco Maria Teresa Fragomeni chiede la rimozione immediata del passaggio a livello del rione Sbarre dove, nel giro di circa un mese, ben tre automobilisti, in tempi diversi, sono rimasti intrappolati tra le sbarre. Fragomeni chiede anche la messa in sicurezza degli altri accessi al lungomare, ricordando che iniziative in questo senso erano già state chieste dalla precedente Amministrazione comunale.
«L’ennesima tragedia sfiorata, la terza, nel giro di un mese – scrive Fragomeni in una nota -, un’autovettura è rimasta incastrata tra le sbarre del passaggio a livello del rione Sbarre, nella zona Sud, all’uscita del lungomare. Fortunatamente il conducente ha avuto la prontezza di mettere il mezzo in sicurezza ed è perciò riuscito a restare illeso. Ma occorre porre fine al pericolo che incombe su coloro che si trovano ad attraversare i passaggi a livello. Quello del rione Sbarre (ma in generale anche tutto gli altri presenti sul nostro lungomare) è una spada di Damocle che pende sulla testa della comunità. Basterebbe attivarsi (cosa che avevamo iniziato a fare quando ero assessore regionale, di concerto con l’ex sindaco Fuda), facendo un’adeguata opera di pianificazione e programmazione per la soppressione di questi varchi. Cosa che già RFI – precisa Maria Teresa Fragomeni – sovvenziona con misure ad hoc. Basti pensare che la stessa società sta perseguendo, spinta anche da enti locali, Regioni e Codacons, l’obiettivo di chiudere gran parte dei passaggi a livello attivi sulla Penisola, sostituendoli con sottopassaggi o altre infrastrutture, proprio perché i rischi per l’incolumità dei cittadini sono elevati».
L’ex assessore regionale ricorda che «proprio la Regione Calabria, in forza d’una convenzione tra la stessa e Rfi, ha stanziato 59 milioni di euro con l’impegno da parte di Rete Ferroviaria italiana Spa di realizzare gli interventi di rimozione del passaggio a livello, con un budget di ben 671mila euro per ciascuna opera sostitutiva. Come si nota, le misure ci sono: occorre dunque attivarsi al più presto».