Aristide Bava
Siderno – Il coronavirus impedirà, quest’anno, le manifestazioni pasquali ma non batterà la tradizione che vuole nella preparazione della sguta calabrese un momento particolare della festività. La sguta, infatti, nella Locride, ma anche in molti centri della Calabria, è il dolce per eccellenza tipico della tradizione pasquale. Non si tratta di un dolce preparato a caso, bensì di un dolce fortemente legato alla tradizione e alla cultura della Regione, di origine orientale che simboleggia la fine del digiuno di quaresima e, abbinata all’uovo, la resurrezione del Cristo. Secondo la tradizione questo dolce si prepara nella settimana Santa per poi essere consumato nei giorni di Pasqua e Pasquetta. Gli ingredienti per la realizzazione, esclusivamente manuale, dell’impasto, sono: farina di grano tenero, lievito, uova, olio di oliva, acqua. La città di Siderno ha sempre “onorato” la tradizione della sguta che, anzi, da molti anni è stata anche occasione di una grande festa di popolo che si svolgeva nella giornata del lunedi dell’Angelo e che era capace di richiamare in città migliaia di persone da vari centri della provincia reggina e dell’intera Calabria. Stiamo parlando della ” Festa della sguta” una manifestazione entrata nel guinnes dei primati perchè si sviluppava con la realizzazione del tradizionale dolce pasquale, appunto la sguta, dislocato sull’intero Corso della Repubblica facendolo diventare il dolce pasquale piu’ lungo del mondo . Ogni anno, infatti da quando era stata istituita la manifestazione il dolce si allungava e veniva misurato da un notaio che ne certificava la regolarità. Una manifestazione che, da subito, visto l’enorme successo di pubblico che aveva caratterizzato le sue prime edizioni, era anche diventato un grande veicolo promozionale per la città e per il territorio. Quest’anno il coronavirus impedirà lo svolgimento della ” festa della sguta” ma certamente non impedirà la produzione casalinga di questo tipico dolce che arricchirà, in occasione della Santa Pasqua, moltissime tavole dei cittadini di Siderno e della Locride.
Nella fota di repertorio La notaio Franca Ieraci( prima a sinistra) misura la lunghezza delal sguta tra due ali di folla lungo il Corso della Repubblica