SIDERNO – NECESSARIO APPROVARE IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE

Aristide Bava
SIDERNO – Tra le incognite che si accompagnano al rinvio delle elezioni amministrative della città c’è anche – e qualche candidato a sindaco lo ricordava ieri unitamente al disappunto per il nuovo rinvio elettorale c’è anche il Piano strutturale comunale che doveva essere approvato già da parecchio tempo ma del quale ancora non si sa nulla. Molti cittadini, soprattutto quelli interessati direttamente a contribuire al suo rilancio, si chiedono a che punto sia l’iter dell’importante strumento urbanistico. L’interrogativo si ripropone a distanza di anni da quando ( allora ancora sindaco Pietro Fuda) il responsabile tecnico pro-tempore Nicola Tucci su sollecitazione di alcuni rappresentanti politici si soffermò sul Piano strutturale comunale. Alla presenza di Fuda si parlò in maniera dettagliata di questo importante organismo e, non a caso,venne prospettata la necessità di dotare la città al più presto possibile di un idoneo e adeguato strumento urbanistico,al passo con i tempi. Ciò sia per dare un nuovo assetto ad un territorio che da tempo ormai attendeva risposte e progetti di sviluppo, sia per rivitalizzare la Città, anche dal punto di vista economico, con il rilancio di un settore nevralgico come quello dell’edilizia che da sempre è stata fonte di lavoro e di occupazione. Tra l’altro venne evidenziato che la strada per l’attivazione del nuovo Piano strutturale comunale era già stata ampiamente tracciata con gli incarichi progettuali affidati, molti anni prima ad un gruppo tecnico coordinato dal prof. Giuseppe Imbesi,( già progettista del vecchio Piano regolatore generale del Comune). Furono anche poste ai progettisti alcune indicazioni di massima, quali ad esempio, la valorizzazione dell’intorno della Diga quale polmone verde per la Città, il miglioramento delle zone d’ingresso di Siderno, il problema della linea ferrata, il collegamento dei lungomari del quale si parla ormai da molti anni, il rifacimento del Waterfront lungo la spiaggia e la valorizzazione del patrimonio esistente del Centro Storico di Siderno Superiore e delle contrade. Argomenti che da soli bastano a dare un’idea di quale importanza viene data al Piano strutturale comunale. Se poi a queste cose si aggiungono le possibilità che si possono aprire anche per l’edilizia privata e per gli investimenti produttivi si capirà quale può essere la sua importanza. D’altra parte sono discorsi innegabili, vecchi di molti anni che sono stati posti anche all’attenzione della attuale triade commissariale subito dopo il suo insediamento a seguito dello scioglimento del consiglio “per infiltrazioni mafiose”. I ritardi dell’approvazione del Psc, peraltro, hanno coinciso con i disastri che si sono verificati sul lungomare e con lo svuotamento della Diga, e resta ovvio che oggi debba essere fatta anche una attenta valutazione di quella che è, allo stato attuale, la realtà che esiste sul territorio comunale. Con la necessità che lo strumento, che dovrebbe essere in itinere, tenga conto, se non è stato ancora fatto, di un adeguato piano del lungomare e dello stesso piano spiaggia. Ad onor del vero parecchi mesi addietro sembrava che il Piano strutturale fosse in dirittura d’arrivo ma,poi, si disconoscono i motivi, il suo iter si è fermato. Riteniamo sia il caso, riprendendo il sollecito fatto dalle forze politiche, che si ricominci a parlare subito di questo strumento urbanistico e lo si porti a conclusione. Il rinvio delle elezioni porta di conseguenza la permanenza della Commissione straordinaria ancora per molti mesi e sarebbe opportuno che sia l’attuale triade a portare a compimento l’iter dello strumento urbanistico senza perdere ulteriore tempo. Il nuovo Piano strutturale potrebbe essere il punto di partenza per un rilancio della città.

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