SIDERNO – MANIFESTAZIONE PER RIAPRIRE L’OSPEDALE

Aristide Bava
SIDERNO – Riaprire l’ Ospedale di Siderno è una necessita che riguarda l’intero comprensorio della fascia ionica della provincia di Reggio Calabria. E lo si deve fare subito anche perchè ci sono 9.760.00 euro stanziati da circa sette anni e già finanziati per l’attivazione di una Casa della salute rimasti impantanati in pastoie burocratiche delle quali non si comprendono le cause e soprattutto perchè la situazione sanitaria in questa striscia di territorio forte di circa 150.000 abitanti comincia a diventare veramente drammatica. E’ questo il leit motiv di un partecipato Sit In che si è tenuto ieri mattina ( per chi legge) all’esterno della struttura ospedaliera di Siderno chiusa dieci anni addietro quando era considerata una piccola oasi di buona sanità del territorio della Locride. L’iniziativa indirizzata a ripetersi ogni domenica , malgrado il brutto tempo, ha interessato molti cittadini, alcuni dei quali arrivati anche da altri centri, e i rappresentanti di tutte le forze politiche locali. Il Sit In della mattinata è stato poi ampliato con un “flash mob” che si è tenuto in serata, intorno alle ore 19 quando parecchi autovetture si sono portate presso la struttura ospedaliera e con i loro fari hanno “illuminato” l’ospedale . Un rituale simbolico per testimoniare la necessità di dare nuova luce all’ Ospedale di Siderno. Per stimolare la riapertura del nosocomio ed attivare senza ulteriori indugi la Casa della salute nei giorni scorsi è stata anche organizzata da un movimento politico locale , “Noi per Siderno” una petizione on line con la raccolta di firme che, in pochi giorni, ha riscosso un notevole successo. Con la situazione di emergenza che vige in Calabria, e particolarmente nella Locride dove l’unico Ospedale, quello di Locri lavora in uno stato di grande precarietà l’apertura della Casa della salute a Siderno potrebbe essere un autentico toccasana, Sul territorio servono adeguati servizi sanitari nonchè ambulatori di medicina generale e specialistica ambulatoriale. . D’altra parte – dicono i cittadini – non si riesce a capire perchè non si superano gli ostacoli buroratici e non si mette in funzione la Casa della salute già oggetto di ben due convenzioni tra il Comune e la Regione la seconda della quale nel 2017 con la strada della riapertura ormai aperta. Sarebbe opportuno che il nuovo commissario regionale Guido Longo – dicono Francesco Martino e Sasà Albanese tra i principali organizzatori del Sit In e delle altre iniziative – si interessasse direttamente del problema e verificasse di chi sono le responsabilità di questo assurdo ritardo”.

nelal foto – Un momento del Sit In di ieri dinanzi l’ Ospedale