SIDERNO – LOCRIDE AMBIENTE, PROTESTANO ANCHE LE MOGLI DEGLI OPERAI

Aristide Bava
SIDERNO – Si è ulteriormente aggravata la problematica legata alla mancata retribuzione dei dipendenti di Locride Ambiente. Nel corso della scorsa notte le mogli dei dipendenti hanno iniziato una eclatante protesta proprio davanti ai cancelli del deposito mezzi dell’ azienda situato nella zona industriale. Le donne si sono aggiunte alle unità operative che hanno stazionato all’esterno del deposito attivando uno sciopero destinato a protrarsi anche nella giornata di oggi. Nella mattinata di ieri, poi, il presidente di Locride Ambiente Gianni Gerace ha convocato, per le ore 13, per rilasciare una dettagliata dichiarazione legata in particolare sugli interventi sindacali. che, a suo dire avrebbero “aizzato i lavoratori contro l’azienda”. Nelal stessa mattinata anche lo Slai Cobas, rappresentato da Nazzareno Piperno che ha partecipato alla protesta dei lavoratori, ha rilasciato un comunicato stampa in cui c’è scritto che “. Nessuna delle tante autorità interpellate ha dato una mano, speso una parola e men che mai si è adoperata per alleviare il disagio di lavoratori che non sanno mai quando e se potranno apparecchiare la tavola per le proprie famiglie . I lavoratori, tristemente ma definitivamente, quindi, hanno capito di essere soli. E quindi di dover fare da soli. Le proteste – ha aggiunto Piperno – continueranno a tempo indeterminato con esiti che al momento non è possibile prevedere ma la cui incertezza certo non fermerà i lavoratori”. Questa nuova protesta ha particolarmente colpito la comunità anche e soprattutto per la decisione delle donne di partecipare attivamente all’iniziativa dandosi regolarmente il turno sin dalla mezzanotte di martedi per tutta la giornata di ieri. Qualcuna era presente anche con bambini in tenera età. A quanto è sembrato di capire c’è in atto un muro contro mura che non lascia sperare in una soluzione positiva della problematica tanto che il presidente Gerace ha affermato senza mezzi termini che l’ Azienda e lui stesso personalmente sono disponibili ad un confronto diretto con ogni lavoratore ma non con il sindacato Slai Cobas che ha assunto una posizione preconcetta con ingiuste critiche diffamanti anche nei confronti dell’ Amministratore Delegato della società. Peraltro il presidente Gianni Gerace è stato sentito anche dalle forze di polizia alle quali ha chiesto necessaria assistenza lamentando anche che la situaziione ” non ha la dimensione fatta subdolmente intendere da Slai Cobas” e confermando che il ritardo del pagamento degli stipendi si attesta tra i due e i tre mesi anche se ” ciò non vuol dire che i lavoratori possano attendere sine die; non lo si chiede – ha detto Gerace – ne lo si pretende anche se sarebbe piu’ inteliggente e piu’ produttivo trovare punti di incontro” come è avvenuto iun passato quando i ritardi, sempre a causa del mancato pagamento dei Comuni ci sono stati ritardi molto piu’ gravi. Su specifica domanda sui possibili tempi tecnici delle corresponsioni arretrate Gianni Gerace ha affermato che i primi pagamenti potrebbero aver luogo entro una diecina di giorni, giusto il tempo che vengano addebitate le somme già promesse da alcuni Comuni. Resta, comunque pesante la posizione dello Slai Cobas che nel suo comunicato afferma che ” Locride Ambiente continua, nell’impossibile tentativo di giustificare il proprio ingiustificabile operato, a sparare fandonie anche a mezzo stampa”. Secondo il sindacato inoltre ” ad essere tradita, in ultima analisi, è anche la fiducia dei lavoratori nelle eistituzioni e nei valori di legalità di cui, nelle grandi occasioni, tanto per intenderci quelle in cui rullano i tamburi e quelle in cui si innalzano le bandiere , si fa un gran parlare nel nostro territorio.Ma che poi, alla prova dei fatti, di fronte alla realtà dei fatti, sono e rimangono parole vuote di senso e prive di significato”. Una affermazione a cui fa eco Locride Ambiente che nella sua dichiarazione alla stampa dice che “rivendicare non significa minacciare e osservare i doveri significa fare bene il proprio lavoro considerando che è un lavoro sicuro”. E su questo aspetto Gianni Gerace ha anche voluto precisare che Locride Ambiente ha attivato un importante gruppo lavorativo in una zona decisamente depressa.

nelle foto Operai con donne presso il deposito