Aristide Bava
SIDERNO – Per Antonella Avellis “pasionaria” della politica locale, già consigliere comunale e attuale componente del movimento ” Siderno 2030″ è necessario, a Siderno, ritrovare il senso della vera politica e della reale discussione delle problematiche della città. “Sono sempre più convinta – scrive – che tra un cartello elettorale messo a punto per vincere una tornata elettorale in cui alcune componenti si sono palesate altre no e un’aggregazione politica composta, si da forze politiche eterogenee tra loro, ma unite da quel minimo comun denominatore costituito dalla forte preoccupazione di evitare che la propria comunità precipiti in una situazione di allarme sociale, ci sia una grande differenza. Una bella differenza! La differenza sta nelle ambizioni personali e/o familiari dei componenti il cartello elettorale, la cui unica preoccupazione è l’occupazione di spazi di varia natura: elettorali comunali e sovracomunali anche futuri, amministrativi, lavorativi… ” Quindi una precisa considerazione ” Per un’aggregazione politica eterogenea, creatasi quasi spontaneamente in un momento delicato della vita di una cittadina, peraltro in una fase lontana da tornate elettorali, – dice Antonella Avellis – l’unica motivazione possibile è: offrire alla propria comunità una possibilità di riscatto sociale, politico, amministrativo per salvaguardare quello che di buono ancora rimane in essa. Nessuno potrà dire, soprattutto nella sua fase di avvio, quale potrà essere l’epilogo di una siffatta iniziativa che resta al momento un mero tentativo. Il tempo, ma soprattutto un lavoro serio e trasparente potranno fare la differenza e determinarne il successo o meno”. La chiosa finale è indirizzata al futuro “Di sicuro, la voglia di riunirsi per discutere le problematiche della città, in un frangente in cui si vorrebbe eliminare il confronto politico con tentativi di ridurre fondamentali spazi di discussione come quello del Consiglio comunale, è la prova che buona parte del tessuto sociale di Siderno è ancora sano e ha gli anticorpi per farle riacquistare il ruolo che le compete”.
Nella foto Antonella Avellis