Aristide Bava
SIDERNO – Dopo dieci anni dalla sua elezione a sindaco di Siderno, arriva in questi giorni, con una apposita nota, l’ amarcord di Riccardo Ritorto che parla di quel passato, personale e amministrativo, dei primi successi e delle speranze interrotte e di un futuro che, ancora, per la città è denso di incognite per una città che “non meritava e non merita” quanto è avvenuto. ” Il 16 Maggio di dieci anni fa – scrive il medico sidernese -iniziava il mio, il nostro sogno. Trascinati da uno stupendo e sano entusiasmo vincevamo la tornata elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale della città di Siderno. Eletto Sindaco con vittoria al primo turno. Furono momenti straordinari, pur se accompagnati da ansia e dolore, generati da una malattia che, superai e che lasciò il piacevole ricordo del sostegno e della vicinanza di coloro che mi accompagnarono e sostennero, non solo nella corsa verso la Casa Comunale, ma anche su un treno in corsa verso le cure terapeutiche, a sorreggermi e sostenermi come una famiglia. Questo avevamo creato. Un gruppo coeso e leale. Una famiglia. Quale miglior esempio a qualche giorno dalla Giornata Mondiale che ne celebra il potere edificante e confortante. Già dopo qualche mese, i risultati dell’Amministrazione Ritorto cominciavano ad arrivare e, nel solo giro di un anno amministrativo, registravamo interventi di risanamento economico dell’Ente, mantenendo invariate tutte le aliquote dei tributi e non gravando ulteriormente sui cittadini, distruzione del pontile in economia, potenziamento corpo vigili urbani (mezzi e personale), isola ecologica, oltre 1500 interventi per manutenzione ordinaria eseguiti con personale dell’Ufficio Tecnico senza ricorrere a nessuna esternalizzazione del servizio, e tanto altro. Al mio fianco, una coalizione giovane e dinamica, nella quala ho sempre creduto e che, ex itinere, il tempo mi ha dato ragione della fiducia riposta. Oggi, gli stessi, presenziano nei vari schieramenti di orientamento politico differente, a sostegno dei candidati a Sindaco, ad oggi noti, per la rinascita e la formazione di una coalizione di Governo per Siderno. Di questo io, Riccardo, ne vado fiero. Una nuova aria si respirava, quando, il Sogno si interruppe bruscamente. Ci volle tempo, anni, per ridare la giusta verità e dignità al nostro, al Mio fare, al nostro, al Mio essere, alle nostre, alle Mie idee. Alla fine la verità ha trionfato. Oggi, a dieci anni da quel 16 Maggio 2011, un decennale, per lo scrivente, dai toni critici e non trionfalistici, un lasso di tempo sufficientemente utile per metabolizzare delusioni, frustrazioni, orgoglio sopito, voltagabbana dal sorriso sornione, con la bussola rotta ma sempre in viaggio sulla via di Damasco, ebbene, oggi, voglio ringraziare pubblicamente tutti coloro che sentono e vogliono riconoscersi nelle poche righe abbozzate. Oggi vi dico che, a discapito del dolore, delle umiliazioni, del senso di “apartheid sociale” nel quale siamo caduti, sotto i colpi di verità “sfatate”, ne è valsa la pena, pur di condividere quei momenti con ognuno di voi. Oggi vi dico che è stato bello percorrere, insieme, quel breve cammino, oggi vi dico che la Città non meritava e non merita questo”. Ricordiamo che Riccardo Ritorto è stato sindaco della città dal 16 maggio 2011 al 7 settembre 2012 quando si dimise scrisse a causa delle sue condizioni di salute ” allo stato attuale non perfettamente stabilizzate e gravemente deficitarie in seguito ad un intervento subito, non possano garantire la mia piena efficienza nella conduzione del governo cittadino e, venendo meno i presupposti fondamentali di serenità e tranquillità ideali al mio recupero psicofisico, viste le ultime vicende giudiziarie che mi vedrebbero coinvolto nell’inchiesta della DDA di Reggio Calabria denominata “Falsa Politica”, possano penalizzare, in maniera irreversibile, i risultati finora raggiunti con faticose e lunghe terapie subite”.Da quest’ultima richiamata vicenda Ritorto venne assolto, dopo due anni di tribolazione e una prima richiesta di tre anni di reclusione per corruzione elettorale, dalla Corte d’ appello, nell’aprile del 2019, perchè “il fatto non sussiste”.
nella foto Riccardo Ritorno