SIDERNO – LA CITTA’ PENALIZZATA DA ODORI E RIFIUTI A CAUSA DELL’IMPIANTO DI SAN LEO

Aristide Bava
SIDERNO – I cittadini di Siderno continuano a rimanere penalizzati dalla presenza sul territorio dell’ Impianto di smaltimento rifiuti di Contrada San Leo. Le recenti decisioni adottate dopo l’incontro dei sindaci presso la cittadella regionale di Catanzaro con l’assessore all’ambiente Sergio De Caprio, è stato fortemente criticato dalla cittadinanza perchè, nella sostanza, ancora una volta non solo si è andati verso soluzioni tampone ma, per quanto riguarda Siderno, l’aumento della percentuale dello scarico dei rifiuti concessa a vari Comuni compromette ulteriormente la situazione già insopportabile per gli odori provenienti dall’ impianto sidernese che sta lavorando in condizioni ormai precarie e con percentuali di stoccaggio di gran lunga superiori alle sue possibilità. Gli ambientalisti ( ma non solo loro perchè ormai sono tutti i cittadini a subire le conseguenze della precaria situazione ) lamentano, tra le altre cose, che agli ultimi incontri sono stati assenti i rappresentanti del Comune di Siderno, e che l’aumento del tonnellaggio giornaliero deliberato dalla Città Metropolitana degli scarti di lavorazione della parte secca dei rifiuti indifferenziata ( indicato come il 15% in più) da conferire anche presso l’impianto TMB di Siderno, già al collasso, non è più sopportabile e che, appunto, nelle ultime riunioni i rappresentanti sidernesi avrebbero dovuto essere presenti, quanto meno, per evidenziare le condizioni insopportabili in cui versa ormai tutta la città, a causa delle insopportabili emissioni odorigene dell’impianto stesso. Resta chiara la necessità che si tenga conto della pesante situazione di Siderno che non solo è il Comune più popolato dell’intera fascia Ionica reggina , cosa di cui non si tiene conto, ma è anche quello che con la presenza dell’ impianto Tmb ha i problemi piu’ grossi proprio per i cattivi odori che si sprigionano dall’ impianto e per le condizioni della strada che dalla SS. 106 porta allo stesso oltre, ovviamente, all’attraversamento continuo lungo le vie della città dei mezzi di trasporto dei rifiuti . Se, dunque, l’incontro di Catanzaro ha giustamente messo a fuoco la grave crisi del sistema di trattamento dei rifiuti regionale e con le decisioni tampone si è cercato di dare un minimo di soluzione alle attuali emergenze , rimane indispensabile la necessità che qualcuno di occupi seriamente della situazione di Siderno e resta l’auspicio che con la decisa formalizzazione del tavolo di concertazione permanente tra Comuni, Ato e Regione Calabria non si tralasci questa delicata situazione della città di Siderno in attesa che venga trovata una soluzione definitiva al problema. Che non è difficile se si fanno le cose per bene e non si continuano ad adottare soluzioni tampone. Ricordiamo, infatti, che nella Locride proprio la presenza dell’impianto di trattamento dei rifiuti di Contrada San Leo di Siderno consentirebbe , se nell’immediatovenisse realizzata una discarica di servizio per garantire l’accoglimenti degli scarti, una opportuna soluzione per tutto il territorio. L’impianto Tmb di Siderno, infatti allo stato attuale raccoglie i rifiuti non solo dei 42 comuni della Locride ma finanche di altri Comuni del reggino, cosa che, come si diceva, provoca il troppo pieno e quindi i grossi problemi anche di carattere odorigeno. Il toccasana sarebbe appunto, nell’immediato, la realizzazione di una discarica e in tempi più lunghi quello di un moderno impianto termovalorizzatore capace di risolvere definitivamente il problema arrivando a diventare, anche, un investimento di carattere economico. Le principali difficoltà stanno, però, nella individuazione dei siti avverso i quali esiste un particolare ostracismo delle amministrazioni comunali e delle cittadinanze. Bisogna però scardinare questo tipo di mentalità altrimenti la situazione continuerà ad aggravarsi.