SIDERNO – INTERVISTA AL GIORNALISTA ENZO ROMEO ” NECESSARIA AZIONE COMUNE PER SALVARE LA CITTA’ “

Aristide Bava
SIDERNO – Il giornalista Enzo Romeo, vaticanista del Tg 2, tornato nella “sua” Siderno per passare un breve periodo di riposo ha accettato di buon grado di parlare della situazione politica locale in riferimento anche al manifesto- appello che ha fatto circa un mese addietro indirizzato, in vista delle prossime elezioni amministrative, a stimolare la possibilità di una lista comune con la presenza di autorevoli rappresentanti dei partiti e dei movimenti politici locali con qualificati esponenti della società civile e un unico candidato a sindaco capace di dare le giuste garanzie in un momento decisamente precario della città. Una proposta ancora praticabile, chiediamo ? ” Intanto – dice – è stata una proposta che è riuscita ad aprire il dibattito politico che, a Siderno, era latente da molto tempo. Che, poi, questa proposta sia realmente praticabile credo anche io che sia molto difficile. Ma non perchè non sia una proposta valida. Anzi sono fermamente convinto che dopo quanto è successo in città potrebbe essere decisamente importante per costruire, se è ancora possibile, un futuro positivo per Siderno, e di conseguenza anche per il futuro della Locride perchè non si può immaginare un rilancio del territorio senza un rilancio di Siderno e viceversa non si può immaginare un rilancio di Siderno se non lo si guarda nel contesto comprensoriale. Siderno checché se ne dica è sempre stato il centro trainante della Locride e non si può immaginare uno sviluppo del territorio senza la sua presenza positiva. Il problema vero che mi pare di cogliere, però, è il fatto che probabilmente in sede locale la gente e più specificatamente chi fa politica non si è reso conto della gravità della situazione. Che è drammatica. La battaglia non è piu’ politica; è sociale. Bisogna mettere da parte ogni ideologia e, soprattutto, ogni ambizione personale dell’uno o degli altri , e in maniera fortemente unitaria, cercare di risollevare le sorti della città. Un compito non facile. I due ultimi scioglimenti del Comune la dicono lunga. Guardarsi intorno e vedere il degrado di una città che è sempre stata all’avanguardia nel panorama provinciale e regionale fa piangere il cuore. Forse chi ci vive quotidianamente non se ne accorge in maniera compiuta ma chi , come me, ci viene saltuariamente non può fare a meno di rendersene conto”.. L’ipotesi di questo fronte unico, però, è poco praticabile perchè politicamente la città è sempre stata divisa in due grandi blocchi quello di centrosinistra e quello di centrodestra. In più. adesso. ci sono anche i movimenti civici ? ” Conosco molto bene la configurazione politica locale perchè non ho mai smesso di seguire le vicende di Siderno . L’attuale emergenza, però, dovrebbe far superare anche ogni tipo di ideologia. Anzi dovrebbe rafforzare la necessità di fare fronte unico per la soluzione dei mille problemi che esistono e far capire a chi ha gli occhi puntati su questa città che la situazione è cambiata. Anzi aggiungo di più: una eventualità di questo tipo che ovviamente dovrebbe essere supportata da un programma comune indirizzato a far superare l’attuale emergenza potrebbe anche rimanere limitato ad uno scorcio di legislatura. Si affrontano i problemi, si risolvano e ,poi, con l’accordo di tutti si va alle dimissioni volontarie dell’intero consiglio , questa volta in maniera autonoma, e si torna a voatre con le contrapposizioni politiche di sempre.” Soluzione facile in teoria ma certamente difficile nella pratica ? ” Concordo anch’io in questo ma al momento attuale sarebbe l’unico toccasana per la città. Con qualunque altra alternativa non ci sarà certo da invidiare il “povero Cristo” ( l’affermazione è testuale…) che sarà chiamato ad amministrare la città”. In quest’ultimo periodo le forze politiche locali stanno lavorando per limitare le liste e stanno tentando di far passare un “patto” che limiti ad una sola lista il supporto ad ogni candidato a sindaco ? ” Non è una cattiva idea. Quantomeno si può fare una selezione dei candidati al consiglio comunale. Resta, però, la necessità che si preferisca la “qualità” dei soggetti alla quantità di voti che ogni candidato potrebbe garantire. Hai pensato ad una tua possibile candidatura ? ” Neppure lontanamente. Io vivo stabilmente a Roma e il mio lavoro mi porta sempre in giro per il mondo. Il mio interesse per le vicende locali è legato a quel cordone ombelicale che noi calabresi difficilmente riusciamo a tagliare. Qui ho la mia casa natale, i miei ricordi affettivi, i miei amici. Ho, insomma, Siderno nel cuore anche se oggi questa città è molto diversa da quella di un tempo”.
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