Aristide Bava
SIDERNO – Sono iniziati i lavori di smaltimento dei rifiuti tossici dalla ex BP. Una notizia accolta con soddisfazione dall ‘ambientalista Francesco Martino che con il Comitato “Pro Pantanizzi ” da anni è in prima linea per stimolare la soluzione di un problema di vecchia data e che negli ultimi mesi è tra i protagonisti, anche, della battaglia per la Casa della salute di Siderno. “Ci sono voluti anni – dice – per ottenere questo risultato e ci vorrà ancora tempo per la bonifica completa. Ma questo ci insegna che è possibile ottenere qualcosa, se non ci si ferma alle prime difficoltà. Possiamo pensare che un’altra conquista sarebbe poter avere i servizi sanitari a Siderno con l’apertura della Casa della Salute, un primo passo c’è stato, occorre insistere, proviamoci! ” La ex Bp, per anni è stata la “croce” ambientale del Comune di Siderno e ancora oggi da molti è considerata come un pericoloso problema ecologico della città per la presenza al suo interno di fusti e sostanze pericolose. Gli attuali lavori di smaltimento non sono da intendere come una bonifica totale dell’ex industria chimica sidernese ma sono legati ad un finanziamento parziale di 300.000 euro con cui erano state attivate le attività propedeutiche alla bonifica con indagini necessarie ad agire in tranquillità. Adesso si è dato il via alle attività di smantellamento – in particolare di una notevole quantità di eternit – e di selezione dei fusti e dell’altro materiale da bonificare .. Lo stesso Martino ricorda che “Sono passati tre anni da quando ,nel 2018, erano già trascorsi altri 18 , da una bonifica iniziale che aveva permesso di smaltire una parte dei veleni. Adesso sono stati selezionati i bidoni e smantellate alcune strutture ricoperte da eternit ma poi ci vorranno altri soldi per il completamento della bonifica. Noi continueremo a rimanere vigili perchè questo rimane un grosso problema delal città di Siderno ed è necessario che l’intero sito venga bonificato a dovere per ridare vita alla Contrada Pantanizzi che ha sofferto notevolmente la presenza della BP. La necessità di mettere in sicurezza l’ intera area serve anche proprio per restituire serenità alle famiglie che vivono nella zona”. I lavori di questa parziale bonifica si dovrebbero concludere entro questo mese di maggio ma, giusto quanto dice Francesco Martino , a questa, ne dovrà seguire, per un necessario completamento, certamente un’altra con finanziamenti ancora più sostanziosi che sono stati già chiesti alla Regione Calabria Una “storia infinita” questa dell’ex industria chimica, a suo tempo additata con la fabbrica dei veleni, alla quale si attende da troppo tempo che venga messa la parola fine.
nelle foto L’imponente struttura dell’ex Bp