SIDERNO – IMPIANTO DI DEPURAZIONE, LE PERPLESSITA’ DEL COMITATO A DIFESA DELLA SALUTE

Aristide Bava
SIDERNO – Ci sono parecchie cose che non convincono il Comitato a difesa della salute dei Cittadini Sidernesi, in riferimento all’annunciato finanziamento di 1,8 milioni di euro che la Regione ha deciso di erogare al Comune per l’impianto consortile. Lo afferma il responsabile del Comitato Francesco Martino che ha indirizzato alla Commissione straordinaria una apposita lettera per mettere nero su bianco le sue perplessità. ” Come associazione ambientalista, – dice la nota – siamo convinti che tale scelta contribuirà al degrado ambientale del Comune di Siderno già sottoposto ai problemi legati allo smaltimento dei rifiuti solidi dell’impianto di San Leo e sul quale si è discusso molto in questi mesi. Crediamo che, vista la situazione ambientale di Siderno già al collasso, un ulteriore collettamento di altri Comuni, pensiamo a Grotteria Mare e a Gioiosa Marina, peggiorerebbe la situazione dell’impianto di depurazione acque che già in questi mesi ha dimostrato di non poter smaltire tutti i reflui che arrivano”. Martino ricorda,poi, che il 20 e 21 novembre scorso al depuratore di Siderno “che vantano essere efficientissimo, con sistemi di telecontrollo che dovrebbero avvisare immediatamente nel caso di blocco” non è arrivata alcuna segnalazione e il giorno successivo un lago di reflui ” è finito in mare a seguito di una pioggia torrenziale”. Ed ancora il 17 dicembre “per ore ha riversato reflui nella fiumara e sono arrivati al mare perché inspiegabilmente quando si fa la manutenzione questo succede puntualmente”. Quindi la considerazione che “Ci sembra assurdo, costruire mega-depuratori consortili con la costruzione di impianti dal costo spropositato e di canalizzazioni che trasportano i liquidi per decine di chilometri spinti da pompe azionate elettricamente che spesso si bloccano per vari motivi, come la pioggia torrenziale, con trasporto di sabbia, e sistemi di telecontrollo inefficienti. Ci era sembrato – ha scritto Martino – che la Regione stesse iniziando a valutare con i Sindaci del comprensorio e gli uffici tecnici la realizzazione di sistemi fognari autonomi, decidendo di far confluire tutti i reflui dei comuni di Canolo, frazioni di Gerace e Agnana, all’impianto di Agnana Calabra. I precedenti finanziamenti hanno dimostrato che collettare tutto a lunga distanza ha comportato un enorme spreco di risorse in quanto le opere realizzate non risultano utilizzabili, anche per errori progettuali e quindi sono state abbandonate”. E scrive ancora ” Pensavamo, che l’idea di un nuovo collettamento di questi comuni all’impianto di Siderno fosse ormai stata abbandonata, anche perché trasportare, per molti chilometri, le acque nere significa, in presenza di microbi patogeni e in assenza di ossigeno, la formazione di idrogeno solforato, creando criticità al processo depurativo dell’impianto di depurazione di Siderno, oltre al rischio che i depositi solidi blocchino il fluire delle acque nere, con sversamento di liquame puzzolente e nocivo nei terreni. Ricordiamo che l’idrogeno solforato viene emesso sia dai camini della Sika, sia dall’impianto di San Leo. Ci sembra che per questi motivi non sia accettabile, caricare la Città di Siderno e in particolare la zona di San Leo, Pellegrina di ulteriori veleni, quando sarebbe necessario eliminare quelli presenti”. Nella nota si fa anche riferimento alla situazione già esistente ad Agana e che di riflesso potrebbe interessare anche Canolo e Gerace ” Per quanto riguarda – dice la nota – il Comune di Agnana, ha quasi risolto il problema dei reflui, con opportune modifiche e con i finanziamenti già programmati, per il ripristino funzionale degli impianti esistenti siti in località . Praca e località . Monaco, funzionanti. Per i Comuni di Canolo, e Gerace, ancora non serviti, sarebbe sufficiente un collettamento all’impianto di Agnana Calabra al momento funzionante. Pensiamo che in questi Comuni si potrebbe anche valutare l’opportunità della fitodepurazione, senza spreco di risorse e fondi, in impianti di trasporto e sollevamento, in quanto i reflui potrebbero tranquillamente defluire per caduta naturale”. Fatte queste considerazioni Martino invita i Commissari ” a valutare attentamente la questione”. Ricordiamo che il finanziamento di 1,8 milioni è stato disposto agli inizi del dicembre scorso, dall’assessore regionale Sergio De Caprio dopo diversi incontri con i responsabili dei Comuni di Siderno, Locri, Antonimina, Canolo, Agnana Calabra, Gerace, tutti Comuni che, per il sistema depurativo, fanno attualmente capo all’impianto di Siderno