SIDERNO – IL QUESTORE MAURIZIO VALLONE IN UN AFFOLLATO CONVEGNO AL CINEMA NUOVO DICE AGLI STUDENTI ” IL CONCETTO DI LIBERTA’ VIENE DALLA CULTURA…”

Aristide Bava
SIDERNO – Questa volta anche il Questore Maurizio Vallone ha fatto la sua “lezione” agli studenti chiamati al Cinema Teatro Nuovo, per un incontro sulla criminalità organizzata nell’ambito del progetto: “A’ndrangheta, una città senza crimine”. Un progetto della durata di 2 anni per le classi quarte degli Istituti Superiori, fortemente voluto proprio dal questore Vallone, con l’obiettivo di diffondere la cultura della legalità nel mondo della scuola. Per l’occasione erano presenti gli studenti delle quarte classi dell’Istituto Alberghiero ‘ Dea Persefone ‘ di Locri- Siderno e dell’Istituto Tecnico per il Turismo ‘Zanotti Bianco ‘ di Marina di Gioiosa Jonica che hanno ascoltato con grande interesse gli interventi dei relatori. Ad aprire i lavori i dirigenti scolastici , Carlo Milidone e Antonino Morfea, che, dopo i saluti di rito, hanno dato la parola al Dott. Cosimo Sframeli, Tenente dell’Arma dei Carabinieri, che si è soffermato sull’importanza del rispetto delle regole, ricordando episodi, anche recenti, di ribellioni di calabresi contro la ‘ndrangheta, ultimo in ordine di tempo, quello dei sanluchesi stanchi di vedere legato il nome del proprio paese alla ‘ndrangheta piuttosto che al loro illustre concittadino Corrado Alvaro. E’ intervenuto, quindi, Michele Albanese, giornalista Ansa, che ha esposto agli studenti che purtroppo oggi la ‘ndrangheta dispone di ingenti capitali in quanto gestisce il mercato, a livello mondiale, della droga. Albanese ha voluto puntualizzare l’evolversi della figura del malavitoso, prima con berretto e lupara, oggi capace di giocare in borsa e padrone di più lingue. Di seguito ha preso la parola la Dott.ssa Liana Esposito, della DDA di Napoli. Nel suo intervento ha posto all’attenzione degli studenti che, nonostante la preparazione e la tecnologia a disposizione delle forze dell’ordine, il loro operato risulta essere difficoltoso ed anche pericoloso. Ha parlato anche delle difficoltà di chi testimonia contro i boss che distruggono i territori su cui si ritengono padroni. Quindi, l’intervento dell’On. Maria Grazia Laganà, ved. Fortugno, che ha messo in guardia i giovani studenti dai gravi pericoli derivati da internet, che esulano dal controllo di famiglia e scuola. Ha anche precisato che i proventi , derivanti dalle illeicità criminali, vengono investiti in attività al Nord e ha concluso esortando i giovani alla solidarietà, ricordando con commozione la manifestazione spontanea dei giovani della locride all’indomani della barbara uccisione del marito, il compianto On. Francesco Fortugno. Poi è stato il Questore Maurizio Vallone a concludere i lavori ringraziando pubblicamente gli studenti intervenuti,ricordando che questo progetto comprende ben 160 incontri con la partecipazione di oltre 600 esperti nel settore. Il funzionario della Polizia di Stato, poi, si è soffermato sul tema dell’incontro ricordando che il concetto di libertà viene dalla cultura e , con rammarico, ha evidenziato che l’Università di Reggio Calabria , a causa di scarsi fondi, ha un’offerta formativa limitata, cosa che favorisce la ndrangheta che tende sempre a relegare il territorio in uno stato di precarietà che favorisce il proliferare della illegalità. L’incontro si è, quindi, concluso con una serie di interventi degli studenti che hanno seguito con interesse le varie relazioni ponendo delle domande che hanno avuto puntuali risposte
nella foto il tavolo dei relatori