Aristide Bava
SIDERNO – la città ha salutato con enorme soddisfazione il Gelsomini Film festival che per tre giorni ha fatto respirare cultura in tutto il territorio e ancora una volta ha fatto “animare” in maniera entusiasmante il borgo antico di Siderno superiore. Dal festival una vera celebrazione -ha detto la stessa sindaca Maria Teresa Fragomeni – a tutto ciò che di grande cinema si è fatto negli ultimi anni nella nostra regione”. Sono state tre giornate in cui vari registi e attori di primo piano, alcuni premiati anche a livello internazionale, si sono alternati in un crescendo di iniziative che hanno emozionato il notevole pubblico che ha affollato il centro storico. Tra gli altri il sidernese Pasquale Petrolo ( in arte Lillo) che non ha mancato di evidenziare la sua calabresità e si è detto orgoglioso di avere avuto i suoi natali a Siderno , città che ha frequentato sino a quando non si è trasferito a Roma dove è diventato attore di grande successo. Unitamene a lui è doveroso segnalare anche il regista Mimmo Calopresti che con Daniele Ciprì, altro numero uno presente, è stato fortemente apprezzato dal folto pubblico che ha partecipato agli eventi organizzati nel borgo antico tra musica cinema, teatro e arte varia. E’ stata per Siderno una “prima volta” che si è conclusa alla grande. Il tutto grazie all’impegno di un team di appassionati del grande cinema guidati da Lele Nucera che ha conosciuto il grande successo come attore molti anni addietro e che adesso, da regista e “maestro” di una importante scuola cinematografica che opera a Siderno e in Calabria, ha assunto, per l’occasione, il suolo di Direttore artistico.. Sono stati tre giorni intensi in cui sono state offerte una vasta gamma di attività aperte a tutti, dagli happening, ai viaggi sensoriali, a magiche coreografie ambientate nei palazzi storici e curati in maniera sapiente da Bernardo Migliaccio Spina, dalla animazione con personaggi storici e alla fruizione dei vicoli e dei balconi interpretati dai giovani della Scuola cinematografica e curati da Vincenzo Muià. Significativa anche una istallazione cinematografica nella Chiesetta del Palazzo Falletti curata da Carlo Frascà e il laboratorio/spettacolo del teatro delle ombre curato da Andrea Adinolfi. E,poi, ancora incontri e proiezioni, aspetti scenografici e costumi d’epoca con Vincenzo Caricari e Paola D’Orsa.Non è mancato l’incontro con gli autori sapientemente condotto da Raffaele Mortellini. Il tutto con la partecipazione attiva dei giovani della Scuola cinematografica che sono stati la vera “anima” del Festival e hanno portato grande entusiasmo. Ancora una volta va dato atto anche all’ associazione ” Pajisi meu ti vogghiu beni ” diretta da Claudio Figliomeni in perfetta collaborazione con Edoardo Cusato che hanno dato un contributo fondamentale per la riuscita del Festival facendo da guida a tutti gli ospiti e assicurando una ospitalità che è innata nel borgo antico sidernese. Significativo anche il contributo della Confraternita di Maria SS dell’Arco e della Parrocchia S.Nicola di Bari con don Giuseppe Alfano che hanno “sposato” appieno l’importante progetto e sono stati forza aggiunta per la riuscita del Festival cinematografico. Insomma nel suggestivo borgo sidernese è stato realizzato qualcosa di notevole in un settore non certo facile per il territorio. Un Festival del cinema che ha fatto respirare l’aria dei grandi eventi e che per tre giorni ha polarizzato l’attenzione del pubblico, locale e non. Una prima volta veramente da “incorniciare” che apre certamente la strada a prossime edizioni e che ha avuto nella suggestiva location del borgo antico sidernese la classica marcia in più per dare spinta alla macchina organizzativa che ha reso possibile il meritato successo.
Nelle foto – Mimmo Capopresti e Pasquale Petrolo ( Lillo)