Aristide Bava
SIDERNO – La violenta mareggiata che la scorsa notte ha interessato la costa ionica reggina ha provocato gravissimi danni alle strutture balneari della città che ancora non erano state smontate dopo la recente conclusione della stagione estiva e distruggendo anche il materiale che alcuni degli imprenditori avevano ammassato nella loro area demaniale in attesa che venisse messa al sicuro, L’ondata di maltempo alimentata anche da una violenta tromba d’aria ha fatto “volare” barche ombrelloni, pedane, cabine e suppelletili varie oltre a frigoriferi e oggetti di vario genere che si trovavano nei depositi delle strutture. L’impatto piu’ grave con il maltempo si è verificato poco dopo le ore 2 , in piena notte, cogliendo tutti di sorpresa e malgrado alcuni imprenditori abbiano tentato di intervenire il mare molto forte, la pioggia e il vento hanno impedito di mettere in sicurezza le cose. In mattinata la conta dei danni che appaiono molto gravi e tanto sconforto da parte dei proprietari dei lidi che già in quest’ultima annata erano stati costretti a lottare anche contro il coronavirus e avevano aperto le loro strutture per cercare di salvare il salvabile Una stagione doppiamente amara, dunque. Il maltempo non ha risparmiato neppure le barche di singoli cittadini lasciate ormeggiate in mare o deposte sul litorale. Pesante anche in questo caso la conta dei danni. Unica nota positiva, se così si può definire nella drammatica situazione che si è creata e che ha messo in ginocchio molti imprenditori, il fatto che questa volta la violenta mareggiata ha risparmiato il lungomare. L’importante arteria, e soprattutto i suoi larghi marciapiede che ancora presentano vistose ferite dello scorso anno,non sembra sia stata interessata dalla violenza delle acque. L’ing. Pietro Fazzari, responsabile tecnico del Comune dalla prima visita sommaria del litorale npon pare abbia riscontrato danni. Si è comunque riservato di fare un sopralluogo più dettagliato nella giornata di oggi anche per verificare se la furia delle onde sono arrivate a scardinare, come è avvenuto in passato, la sabbia alla base dei marciapiedi cosa che, in questo caso, a lungo andare, o in occasione di altra possibile mareggiata, potrebbe causare altri crolli,
nelle foto le strutture devastate