di Aristide Bava
Forse questa volta è il caso di dire veramente “finalmente”. Si è concluso l’iter dell’appalto per i lavori di ricostruzione della Chiesa di S. Carlo Borromeo, al pari, come è stato già anticipato, di altri sei edifici di culto ubicati nella Locride. Questo significa che i lavori dello storico edificio ubicato nel centro storico sidernese dovrebbero iniziare in tempi molto brevi. Non è cosa di poco conto visto che di questa necessità si parla, ormai, da più di trenta anni, da quando cioè il Sidus Club, importante associazione cittadina, lanciò l’allarme del grave degrado che si accompagnava alla vita della struttura , certamente di immenso valore storico e culturale La Chiesa di San Carlo Borromeo è ubicata proprio nel centro storico a ridosso della strada provinciale che conduce ad Agnana e Canolo. Col passare degli anni ci furono anche iniziative di volontariato a cui partecipò pure Italia nostra oltre ad altre associazioni locali, per frenare il degrado. E , proprio per questo, in qualche modo si impedì che la struttura cadesse in pezzi. Poi ci furono tante iniziative per sollecitare la sua qualificazione ma il tempo passò inesorabilmente anche se di tanto in tanto qualche sporadico intervento, soprattutto del volontariato locale, contribuì a mantenere in vita la struttura. Meno male perché la Chiesa di San Carlo Borromeo è un autentico “tesoro” del borgo antico sidernese. Stiamo parlando, infatti, di una Chiesa di rito greco bizantino che risale probabilmente al XVII secolo , anche se, stando ad alcune fonti storiche, pare esistesse già prima del Seicento sotto altro nome. Sarebbe stata inizialmente, infatti, intitolata a Santo Stefano. È l’unica chiesa della provincia di Reggio Calabria dedicata a questo santo, considerato tra i massimi riformatori della chiesa cattolica di quel tempo. Fu, infatti, assieme a Sant’Ignazio di Loyola e San Filippo Neri, alla guida del movimento della Controriforma. Cosa che ha fatto, appunto, pensare agli storici che la Chiesa esistesse già nel 1500. Una ipotesi rafforzata da un elemento molto attendibile: su una delle campane della Chiesa. Appunto su una delle due campane collocate adesso al suo esterno, è incisa la data 1493 e, quindi, è facile arguire che la realizzazione della Chiesa risalga al Quattrocento. Anche l’orientamento della facciata è verso ponente, come tutte le chiese di rito greco-bizantino e cio’ fa pensare realmente che esistesse prima del seicento. La storia ci dice che la chiesa è sempre stata retta dalla “Confraternita di San Carlo Borromeo e delle anime del Purgatorio”, che si occupò, in precedenza, del suo restauro a seguito dei terremoti del 1783 e del 1908 e delle alluvioni del 1920 e del 1953. La facciata, è composta da due ordini culminanti con un timpano triangolare. È impreziosita, una cornice marcapiano, opera pregevole di scultori di Serra San Bruno che hanno realizzato anche, dicono gli esperti, un prezioso ciclo decorativo in stucchi che esiste all’interno e che costituisce la vera ricchezza della Chiesa di San Carlo Borromeo. Anni addietro grazie al parroco di Siderno Superiore, Don Giuseppe Alfano, in stretta collaborazione con il Comitato civico Pro Piazza Cavone, presieduto da Aldo Caccamo, ripropose la necessità di salvare dalla distruzione totale la storica Chiesa che, ormai, stava letteralmente cadendo a pezzi. In quella occasione il Comitato civico diede una importante ripulita al suo interno, prima letteralmente avvolto da roghi , sterpaglie e materiale di ogni genere. Grazie a un buon numero di volontari del borgo antico venne anche realizzata una parte del tetto laterale che mancava completamente e la Chiesa fu anche dotata di una bella croce appositamente realizzata da un fabbro ( volontario ) locale. Al suo esterno furono collocate le due preziose campane antiche. E’ fuori di dubbio che una volta che la Chiesa di San Carlo Borromeo sarà riportata alla sua originaria bellezza il borgo antico di Siderno superiore accrescerà il suo potenziale attrattivo e la Locride si arricchirà di un’altra bellissima e importante struttura di grande pregio. Adesso che tutto sembra andare per il verso giusto c’è solo da sperare che i lavori inizino presto e si concludano nei tempi previsti senza i soliti intoppi burocratici che sono la piaga del nostro territorio.
Nelle foto La Chiesa di San Carlo Borromeo