Aristide Bava
SIDERNO – Lo stadio comunale, sino a pochi mesi addietro, importante luogo d’incontro per chi voleva praticare sport di vario genere o piu’ semplicemente allenarsi o tenersi in forma utilizzando le piste di atletica leggera, rimane chiuso per buona parte della giornata e la gente rimpiange il custode storico della struttura Vincenzo Pasqualino che non aveva orari ed era sempre disponibile con tutti e per tutti. Adesso che Vincenzo è andato in pensione, dopo quarant’anni di servizio encomiabile. si avverte pesantemente la sua assenza. tanto che con una apposita nota, primi firmatari Giuseppe Racco e Aldo Caccamo, molti cittadini di Siderno ( circa una trentina) chiedono ai Commissari straordinari “di intervenire con urgenza assumendo tutte le determinazioni del caso idonee alla riapertura al pubblico dello stadio comunale nelle ore pomeridiane allo scopo di consentire l’uso dell’impianto a fini sportivi e ricreativi”. Nella premessa della richiesta i cittadini che hanno sottoscritto la lettera fanno anche presente che ” dopo una temporanea chiusura dello stadio, nei mesi di maggio e giugno, dopo il pensionamento di Vincenzo Pasqualino, si era riusciti a correre ai ripari grazie alla sensibilità dell’ ex sindaco Piero Fuda e all’impegno dell’ Associazione di volontariato guidata da Rocco Marzano e dalla sua straordinaria consorte sig.ra Emiliana che avevano garantito l’apertura dell’impianto nei mesi estivi. Putroppo, da un mese a questa parte – aggiunge la nota -col pretesto dell’ultima ondata di maltempo, l’impianto è stato nuovamente chiuso, tranne che per gli allenamenti della squadra del Siderno. Le motivazioni non sono chiare, ne è lecito conoscerle con evidenza pubblica. Vox populi – aggiunge la nota – fa riferimento alla mancanza di un custode e/o alla mancata agibilità del complesso sportivo in alcune parti. Il dato di fatto è uno solo: lo stadio rimane chiuso nelle ore pomeridiane con grande rammarico di tutti coloro che in questi anni hanno potuto usufruire di uno dei pochi fiori all’occhiello della nostra città. associati e non , club sportivi, giovani, anziani, bambini per i quali l’impianto ha costituito finora non solo un punto di interesse sportivo ma anche luogo di aggregazione e socialità”. La lettera a quest’ ultimo proposito aggiunge che lo stadio comunale rappresenta uno dei pochi siti della città in cui è stato possibile praticare attività sportiva di qualsiasi tipo considerato che Siderno negli ultimi anni ha perso altre importanti aree ricreative quali il Centro Polifunzionale, la piscina, lo stesso lungomare ancora in via di ristrutturazione dopo le mareggiate del 2004. Nella nota , peraltro, si stigmatizza il fatto che i cittadini sidernesi, e non solo, in questi giorni hanno trovato i cancelli dello stadio chiusi ” senza alcun avviso” e i team di atletica leggera che accompagnavano i ragazzi ad allenarsi sono stati costretti ad interrompere le loro attività per andare,poi, a trovare qualche posto di fortuna per svolgere il loro lavoro. Quindi una serie di altre considerazioni di carattere sociale e l’affermazione che “questa città ha un immenso bisogno di crescita culturale e ciò puo’ avvenire solo se si garantisce alle persone la possibilità di essere partecipativi mantenendo i pochi spazi di aggregazione che esistono e che assicurano una prospettiva futura e un esempio positivo per i nostri figli”. Da qui la necessità, aggiunge la lettera, che lo stadio venga riaperto al piu’ presto al pubblico nelle ore pomeridiane e il fatto che “la presenza di una unità lavorativa non può essere sufficiente per la manutenzione del manto erboso e delle pulizie, ne può garantire la fruibilità del campo sportivo che non può ridursi alla sporadica apertura solo per gli allenamenti della squadrardi calcio”. Quindi l’invito alla Commissione straordinaria ad intervenire per sanare la situazione ed evitare di consegnare alla città “un’altra cattedrale nel deserto che Siderno non può assolutamente permettersi”.