SIDERNO – ATTESA PER LA DECISIONE DEL TAR SULL’AMPLIAMENTO DEL TMB

Aristide Bava
SIDERNO In attesa dei risultati dell’ udienza svoltasi presso il Tribunale amministrativo di Catanzaro (Tar) in merito al ricorso presentato da una famiglia residente in contrada San Leo, dallo stesso Comune di Siderno, e dall’ Associazione “Siderno ha già dato” contro il decreto dirigenziale numero 8449 del 12 agosto 2021 della Regione relativo al progetto di ampliamento dell’impianto di lavorazione rifiuti Tmb e il provvedimento autorizzatorio unico ad esso collegato, il Comitato ha diffuso un documento sullo specifico argomento. In effetti il tribunale si è riservato di decidere sia sulla richiesta, avanzata dalla Regione, di spostare la discussione al TAR di Reggio Calabria, sia sulla richiesta, delle controparti sidernesi di chiedere una relazione al CTU del tribunale per verificare quanto scritto nei documenti allegati ai ricorsi ma Francesco Martino, in nome del comitato intanto ricorda “le ragioni di pericolo e di rischio ambientale che derivano alla popolazione, nonché la gravissima lesione al diritto inviolabile alla salute dei cittadini se l’impianto sarà ampliato con le proporzioni previste”. Nela nota si ricorda che il progetto, di 62.551,00 mq, con l’aggiunta di altre linee di lavorazione, può compromettere o comunque condizionare la possibilità di crescita delle Città di Siderno e di Locri. “Infatti è di questi giorni – precisa la nota – la discussione sulla conurbazione tra i due Comuni. L’opera, collocandosi sul fiume Novito, a qualche chilometro dai rispettivi centri delle due aree urbane, maggiormente popolate, metterà a rischio la possibilità di una corretta pianificazione del territorio, aggraverà le problematiche ambientali e sanitarie, con effetti sulle persone e sulle attività economiche”. Ed aggiunge “L’opera, se realizzata nelle modalità previste, contrasterà con il Quadro territoriale Paesaggistico Calabria, il piano territoriale di coordinamento della Provincia di Reggio Calabria, con il Piano Regolatore Generale del Comune di Siderno ed esporrà a pericolo un’area sottoposta a vincolo per rischio idraulico e rischio inondazione e ricadrà in un area caratterizzata da produzioni agricole e forestali tipiche”. Dopo queste considerazione il comunicato aggiunge che Il miglioramento funzionale dell’impianto non può mettere a rischio la salute dei residenti o compromettere le attività economiche e fa presente che “nessuna delle controparti, Regioni, Città Metropolitana, enti cointeressati hanno presentato documentazione o controdeduzioni alle relazioni presentate dal Comune, dal nostro gruppo e dalla famiglia che ha presentato, insieme agli ex Commissari Prefettizi, che gestivano il Comune, il ricorso al TAR”. Giusto ricordare che già lo scorso novembre il giudice amministrativo by-passò la richiesta di sospensiva del provvedimento fissando l’udienza di merito in tempi relativamente brevi. D’altra parte contro l’ampliamento del Tmb convergono parecchi interessi legittimi: quelli dei residenti che vedrebbero passare la nuova strada di collegamento prevista dal progetto sul terreno della propria abitazione; quelli del Comune di Siderno che tutela la destinazione agricola dei terreni oggetto del progetto di ampliamento; quelli di centinaia di cittadini, associazioni, operatori economici stanchi delle conseguenze della presenza di un impianto già grande e che, quando non funzione come dovrebbe, diffonde i suoi miasmi a poche centinaia di metri da importanti strutture ricettive.