SIDERNO . ANGELO LAGANA’ E SIDERNO , AMARCORD DI UN ARTISTA

Aristide Bava
Siderno. La città, inutile negarlo, in questi ultimi anni ha perso parecchio del suo antico fascino. Quello, per intenderci, che la rendeva una delle più belle e interessanti cittadine della Calabria e della provincia reggina in particolare anche per tutta una serie di iniziative di grande impatto sociale – dallo sport alle manifestazioni culturali – che sapeva programmare e sviluppare . Sono in molti,. ancora oggi, a ricordare quei tempi che, di fatto, inorgoglivano i sidernesi. Tra questi c’è anche Angelo Laganà, musicista, compositore e artista eclettico , che ha al suo attivo numerose iniziative di notevole impatto mediatico. Lui , pur di Roccella, ha abitato per molti anni a Siderno dove ha vissuto probabilmente le sue più significative esperienze ed è rimasto innamorato di questa città tanto che, adesso, ha realizzato un interessante video che già ha fatto circolare sui social. “A Siderno – dice Angelo Laganà mi legano moltissimi ricordi che mi portano indietro nel tempo. Mi riferisco agli anni ’60, nei quali quella grande cittadina dettava legge su tutti i campi. Da sempre è stata la più importante come attività commerciali, per numero di negozi e, naturalmente, la più visitata da parte di moltissime persone che abitano nelle zone limitrofe perché se, nei rispettivi centri dove abitavano non riuscivano a trovare un oggetto, un vestito o quant’altro, si recavano a Siderno e lo potevano acquistare. Da sempre considero la Città di Siderno la cittadina fiorente, molto frequentata, con negozi sempre strapieni, mi riferisco agli anni passati quando non esisteva l’onda anomala che ha flagellato il mondo, Una Siderno con la strada del corso principale piena di molte persone che, di sera, passeggiavano sui marciapiedi lungo il viale. A Siderno mi legano molti ricordi perché la buonanima di mio padre, dopo aver fittato la nostra casa di Roccella all’Arma dei Carabinieri si trasferì a Siderno dove io ero studente della Ragioneria. L’abitazione che aveva scelto, si trovava proprio in piazza dei Caduti. Sotto l’appartamento, aveva lo studio, il famoso fotografo Vincitorio, per molti anni apprezzato collaborato di Gazzetta del Sud”. Poi il suo amarcord “trasportato” nel video da lui realizzato. ” Nel lungomare di Siderno esisteva il “Lido dei Sogni” il cui proprietario, ogni estate, ospitava e organizzava serate con cantanti di nota fama e io, che facevo parte del complesso dei “Jokers” di Marina di Gioiosa Jonica, ero sempre impegnato a fare serate assieme al gruppo. Essendo la nostra formazione musicale più famosa della provincia di Reggio Calabria, eravamo sempre di scena per accompagnare i cantanti famosi o per fare concerti. Parecchi di loro sono venuti a casa mia, proprio in Piazza dei Caduti per fare le prove prima dell’esibizione serale. Ricordo i loro nomi: Rita Pavone, Aurelio Fierro e Claudio Lippi. Nel breve video ho ripreso, il monumento ai Caduti della prima guerra mondiale, il mezzobusto dedicato al patriota Michele Bello e le due chiese più importanti: quella di Santa Maria di Porto Salvo la cui porta centrale è opera dello scultore sidernese Giuseppe Correale e l’altra di Santa Maria dell’Arco che risale al X secolo.. Ho ricordato che la Festa più importante è quella che porta il nome della Madonna di Porto Salvo e che è famosa sia per numero di commercianti che arrivano da molte città italiane che per numero di visitatori.Non mancano foto di Siderno Superiore, molto più antica con le immagini dell’Anfiteatro e la Chiesa.Ho chiuso in bellezza mostrando il lungomare con una foto-panoramica lunga quattro metri che avevo scattato prima che la forza e la potenza del mare distruggessero buona parte del lungomare”- Insomma un vero e proprio “amarcord” di una città che molti come lui amano anche in un momento in cui la sua bellezza è fortemente sfiorita. Ma questa città ha sempre dimostrato, grazie alle capacità dei suoi cittadini, di saper risorgere. Ed è questo l’auspicio che, anche oggi, alimenta le speranze dell’intera comunità.
nella foto Angelo Laganà