Aristide Bava
Siderno – “Continueremo la nostra lotta sino a quando questi cancelli non saranno aperti”. Sasà Albanese, che con Francesco Martino ha dato il via tre mesi addietro alla protesta per sollecitare l’attivazione della Casa della salute già prevista e finanziata otto anni addietro presso l’ex ospedale, lo dice senza mezzi termini indicando l’imponente struttura che in questo delicato periodo di pandemia poteva, e doveva, dare adeguate risposte alle molteplici necessità sanitarie della Locride. “Arrivati a questo punto -aggiunge – la nostra protesta non si limita alla sola necessità della attivazione della Casa della salute ma diventa una protesta per stimolare anche un adeguato piano sanitaria per l’intero comprensorio”. Francesco Martino gli fa eco aggiungendo ” Essere qui da tre mesi e non avere ancora avuto risposte da noi vienew considerato un merito perchè malgrado l’assenza dei vertici dell’ Asp siamo riusciti ad accendere i riflettori sulla questione sanitaria che è un problema generale, e sappiamo che la nostra segnalazione è una segnalazione giusta che, peraltro, è condivisa in altre zone della Calabria. A questo punto non ci interessa neppure più avere un confronto con gli attuali commissari dell’ Asp, che sono in “scadenza” e quindi, potrebbe anche non avere senso attivare una pressione per un incontro con chi sta per andare via. Ci resta la speranza che la delicata questione sanitaria venga affrontata ( e risolta) prima della scadenza della giunta regionale. Sappiamo che il problema dell’attivazione della Casa della salute è già sui tavoli di Invitalia e questo è già un passo importante perchè questo ospedale deve tornare a vivere”. A questo proposito arriva durante il Sit In anche una telefonata da parte del consigliere regionale Tilde Minasi, stimolata dal candidato a sindaco Domenico Barranca, che conferma che c’è già una convenzione tra la Regione e Invitalia che sta seguendo il suo iter e che, dunque, non ci sarebbero problemi per l’utilizzazione dell’ormai vecchio finanziamento , ” La notizia era già nota – precisa Sasà Albanese – ma pare che ancora ci sia qualche firma da apporre prima di dare il via alla gara d’appalto”. Per il resto la manifestazione si è svolta normalmente con la partecipazione a più riprese di una buon numero di cittadini che si sono alternati durante la mattinata e che hanno continuato ad esprimere la loro solidarietà al Comitato Pro Casa della salute. ” Intanto – hanno voluto aggiungere a conclusione della mattinata Sasà Albanese e Francesco Martino – è giusto prendere atto che questa struttura sta svolgendo un buon lavoro come Centro vaccini ( è stato aperto in una ala laterale con ingresso dal retro ) e vedere l’ex ospedale in funzione, anche se parzialmente, è un piacere. Il nostro auspicio è che l’attività riprenda presto e questa nostra protesta, giunta già alla sua 13esima domenica, ha questa speranza come obiettivo finale”.
nella foto Albanese e nel riquadro Martino