Aristide Bava –
SIDERNO – La delicata problematica dell’ ex laboratorio chimico della Bp, che da molti anni è una delle piu’ brutte note dolenti del territorio sidernese, è stata recentemente all’attenzione anche della Commissione straordinaria che attualmente amministra la città. I tre componenti Maria Stefania Caracciolo, Marilde Mulè e Augusto Polito hanno preso atto della necessità di richiedere alla Regione Calabria una somma integrativa, rispetto ad un recente finanziamento di 300.000 euro per consentire,almeno, la rimozione e lo smaltimento delle sostanze pericolose e altamente tossiche, contenute nei bidoni e nelle cisterne sotterrate che si trovano nel sito di contrada Pantanizzi. Per questo motivo con apposita nota trasmessa recentemente alla Regione Calabria – Dipartimento Ambiente e Territorio, la Commissione ha chiesto un ulteriore stanziamento di risorse finanziarie di 195.000,000 “al fine di completare con la massima urgenza gli interventi di rimozione di tutti i fusti contenenti sostanze nocive”. Come si ricorderà la problematica dell’ex stabilimento della Bp e riesplosa nuovamente nella seconda metà dello scorso anno sotto la spinta delle associazioni ambientaliste che, a piu’ riprese, hanno sollevato il delicato problema e soprattutto la necessità della rimozione dei fusti , ritenuti pericolosi, che si trovano all’interno dell’ex azienda trovando in questo concordi tutte le forze politiche locali e la stessa amministrazione comunale che fece gli opportuni passi per coinvolgere la Regione Calabria . Il “movimento ” creato portò alla eleborazione di un progetto preliminare trasmesso nel febbraio scorso alla Regione Calabria che prevedeva la somma di euro 1.570.000. per i lavori di messa in sicurezza dell’ intero impianto industriale ex laboratorio BP, Una somma, però, che la stessa Regione Calabria – Dipartimento Politiche dell’ Ambiente – aveva subito fatto sapere che non poteva essere finanziata interamente. Ragion per cui , dopo la notizia negativa arrivata da Catanzaro il Comune di Siderno ha provveduto a redigere un progetto, questa volta esecutivo, di lavori di messa in sicurezza ” limitato alla rimozione e allo smaltimento delle sostanze pericolose e altamente tossiche, contenute nei bidoni e nelle cisterne sotterrate”. In questo caso il progetto prevede una spesa per l’importo complessivo di € 495.000,00. Purtroppo neppure questa somma è stata inviata perchè nell’agosto scorso la Regione Calabria ha disposto un finanziamento di soli 300.000 euro “per interventi di riqualificazione ambientale dell’ area Industriale ex laboratorio BP ubicato in località Pantanizzi” . Da qui l’intervento della Commissione straordinaria che il 25 settembre scorso ha voluto recarsi presso l’ex Stabilimento unitamente a personale dell’Arpacal, ad un rappresentante dell’ASP di Reggio Calabria e a personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco per un dettagliato sopralluogo. In quella occasione si è proceduto ad ispezionare gli ambienti interni al capannone industriale ove risultano custoditi i macchinari in disuso, nonchè il terreno circostante dove sono presenti cisterne interrate e numerosi fusti e pare che dal sopralluogo sia stata è stata confermata, la presenza di sostanze pericolose anche se allo stato non vi erano tracce di sversamento di liquidi. La richiesta dell’integrazione della somma per ulteriori 195.000 euro fatta alla Regione è supportata con apposita delibera con la quale si approva la proposta del Responsabile del Settore 6 “Lavori Pubblici” relativa al recupero dell’area degradata per interventi di riqualificazione ambientale e si spera venga accolta con urgenza al fine di cominciare a mettere un punto fermo sulla delicata problematica.