Venerdì sera, in località canaloni Parrone di Rosarno, nell’ambito di un ampio servizio di controllo del territorio disposto dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro e finalizzato al contrasto del fenomeno della coltivazione illegale di canapa indiana, i carabinieri della Tenenza di Rosarno e dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, in collaborazione con l’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato, GALATÀ Pasquale, 51enne, con l’accusa di produzione e coltivazione di sostanze stupefacenti.
In particolare, i Carabinieri, durante un’operazione di rastrellamento svolta nelle aree rurali della piana di Gioia Tauro, hanno sorpreso l’uomo mentre era intento ad occuparsi di una piantagione composta da circa 150 piante di canapa indiana, dell’altezza media di 1,70 metri circa, in pieno stato vegetativo, coltivate all’interno di un fondo agricolo a lui in uso. La piantagione, irrorata da un sistema di irrigazione dedicato, era stata occultata tra la fitta vegetazione circostante e la presenza di rovi e canneti lungo il perimetro rendeva più ardua l’individuazione e la localizzazione ma, soprattutto, funzionale alle eventuali ricerche svolte dalle forze dell’ordine. L’uomo, al momento dell’arresto, è stato colto mentre innaffiava la piantagione indossando una maschera di carnevale, probabilmente per evitare di essere ripreso in volto da eventuali sistemi di videosorveglianza.
Le piante rinvenute, previa campionatura, sono state distrutte mentre i campioni prelevati sono stati sequestrati e saranno successivamente trasmessi al RIS di Messina per le analisi tossicologiche del caso.
L’arrestato, al termine degli adempimenti di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria – Arghillà in attesa del giudizio di convalida, come disposto dall’ autorità giudiziaria palmese.
Il sequestro si inserisce in una serie di rinvenimenti di vaste piantagioni di canapa indiana effettuati dai carabinieri nella piana di Gioia Tauro nell’anno in corso, da ultimo quello del 22 agosto scorso che ha permesso di arrestare tre soggetti sorpresi a coltivare circa 180 piante di canapa indiana, a conferma un’azione di contrasto al fenomeno della produzione e della coltivazione di marijuana sempre costante e pervasiva.