RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
SEGRETERIA TERRITORIALE UIL FPL – Reggio Calabria –
e-mail: uil.locri@libero.it – PEC: uilfplreggiocalabria@legalmail.it – Tel/ Fax 0964/ 399451- cell. 338-7695614
Prot. n. 155 UIL FPL
Lì, 15.12.2020
-Al Sig. Ministro degli Interni – Roma
– e p,c. Al Ministro degli Interni
gabinetto.ministero@pec.interno.it
ministro@pec.interno.it
-Al Ministro della Salute
seggen@postacert.sanita.it
gab@postacert.sanita.it
Roma
-Al Sig. Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
prot.procura.reggiocalabria@giustiziacert.it
procura.reggiocalabria@giustizia.it
Reggio Calabria
Alla Procura della Corte dei Conti- Catanzaro
calabria.controllo@corteconticert.it
procura.regionale.calabria@corteconti.it
segr.procura.regionale.calabria@corteconti.it
Catanzaro
Al Commissario ad acta per il Piano di Rientro Regione Calabria
commissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
-Direttore Dipartimento della Salute -Regione Cal.
dipartimento.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
CATANZARO
-A S.E.I. Il Sig. Prefetto di R.C.
prefettura.reggiocalabria@interno.it
protocollo.prefrc@pec.interno.it
Reggio Calabria
Loro Sede
Oggetto: sperpero di danaro pubblico per affitti ASP di Reggio Calabria.
Nostro malgrado siamo costretti a continuare nella nostra opera di denuncia che riguarda la deriva amministrativa che oramai è da ritenersi inarrestabile e destinata a provocare danni irreparabili alla popolazione di questa provincia ed all’intera Calabria.
La scrivente Segreteria non riesce a comprendere per quali motivi la Commissione Straordinaria composta da uomini dello Stato, nominata dal Governo a far data 19.03.2019 per gestire l’ASP di Reggio Calabria sciolta per infiltrazioni ‘ndranghetistiche, a tutt’oggi non abbia conseguito alcuno degli obiettivi che gli erano stati posti alfine di risanare l’Ente sanitario riportandolo ad uno stato di normalità.
I commissari di che trattasi:
a) non hanno risanato economicamente l’Azienda – non si sono resi parte diligente nel dotarla degli obbligatori bilanci che mancano all’appello sin dal 2013, con le debite conseguenze attinenti i riflessi sul bilancio consolidato della Regione Calabria – il debito ha superato il miliardo di euro e tende ad aumentare;
b) nulla hanno posto in essere per arginare il marasma organizzativo che riguarda UU.OO., Uffici, strutture Ospedaliere che ha consentito al malaffare di infiltrarsi sistematicamente nei gangli vitali dell’ASP;
c) nulla di significativo è stato strutturalmente realizzato per porre fine al fenomeno dilagante che attiene la illegalità, ponendo le basi per un perenne commissariamento – chiunque dovesse accingersi a verificare lo stato dell’arte, paragonando la situazione antecedente lo scioglimento allo stato attuale in cui versa l’Azienda non potrebbe esimersi dal certificarne il netto peggioramento;
d) i Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.) sono peggiorati con dei servizi sanitari che pongono in uno stato di abbandono e di prostrazione una popolazione di 600 mila abitanti;
Fatta questa doverosa premessa la UIL FPL non si spiega come degli uomini delle istituzioni che dovrebbero essere votati a conseguire risultati finalizzati al bene collettivo, che dovrebbero essere vincolati ad una gestione virtuosa e trasparente delle ingenti risorse economiche loro affidate, continuino a consentire che presso codesta ASP si continui nella prassi, oramai divenuta consolidata, di corrispondere annualmente la cifra di euro 8.585.000 omnicomprensivo per il pagamento di canoni d’affitti per locali in uso a proprie strutture ed uffici, peraltro, il più delle volte in condizioni fatiscenti e non idonee sotto il profilo igienico sanitario.
La meraviglia scaturisce dal fatto che tale cifra appare un vero e proprio spreco se si tiene conto che tutto manca all’appello presso l’ASP meno che locali, terreni, appartamenti di proprietà dell’Azienda che in atto risultano completamente non utilizzati.
Infatti basterà poco alle SS.LL.II. per verificare lo stato patrimoniale dell’ASP di RC e giungere alla facile constatazione che non insiste alcuna motivazione legittima per giustificare tale incongrua e poco virtuosa spesa milionaria.
A tal proposito si potrebbe facilmente accertare che risultano solo in minima parte utilizzate o per nulla operative intiere strutture ospedaliere quali quelle di Gioia Tauro, Palmi, Oppido Mamertina, Cittanova, Rosarno (sulla Piana di Gioia Tauro) – Scilla e Melito Porto Salvo a pochi chilometri da Reggio – Siderno e Gerace (nella zona Jonica) con decine di locali immediatamente fruibili su tutto il territorio provinciale.
Non risulta a questa O.S., altresì, che i Commissari abbiano fatto richiesta alle Autorità competenti di poter utilizzare i numerosissimi beni confiscati alla mafia.
Alle SS.LL. questa Segreteria chiede di disporre ognuna per la parte di propria competenza, qualora lo ritengano opportuno, visite ispettive-indagini o quant’altro utile a verificare quanto su riportato ed esposto e qualora dovessero emergere responsabilità amministrative-contabili e penali in capo a chi ha gestito e gestisce l’ASP di R.C. di determinarsi di conseguenza.
La UIL chiede un cortese riscontro.
Si allegano: delibere n 261 del 16.5.19 e n 101 del 19.2.2019 delibera n 340 del 3.4.20 delibera n 144 del 13.3.20 e articolo gazzetta sud del 15.12.2020
Segretario Territoriale
* Nicola Simone
*firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 39/1999