Riceviamo e pubblichiamo:
SEGRETERIA TERRITORIALE UIL FPL – RC –
e-mail: uil.locri@libero.it – PEC: csp@pec.uilreggiocalabria.it – Tel/ Fax 0964/ 399451- cell. 338-7695614
Prot. n. 77 UIL FPL
Lì, 22.04.2020
-Al Sig. Direttore Sanitario Az.le
direzionesanitaria@asprc.it
direttoresanitario@asprc.it
-A S.E. Il Sig. Prefetto di R.C. prefettura.reggiocalabria@interno.it
protocollo.prefrc@pec.interno.it
Reggio Calabria
-Spett.le Procura Generale
della Corte dei Conti CZ
procura.regionale.calabria@corteconti.it,
calabria.procura@corteconticert.it
Catanzaro
Oggetto: richiesta revoca disposizione costituzione Struttura Speciale per palese illegittimità.
Questa O.S. avendo avuto casualmente l’opportunità di visionare la Sua nota prot. 18897 datata 09.04.2020, avente ad oggetto: “Coordinamento Medico delle unità speciali delle Centralità Assistenziali (USCA) COVID 19” eccepisce quanto segue:
• Il doppio riferimento normativo utilizzato nell’incipit della nota è da considerarsi alieno alla fattispecie sulla quale la S.S. si è cimentato, quindi, andrebbe ricercato con solerzia amministrativa e riportato correttamente;
• la costituzione dell’Unità Speciale per la continuità COVID 19, ancorché sopraggiunga, visto lo stato di emergenza, con colpevole ritardo è da ricomprendersi tra le incombenze gestionali della Triade Commissariale, la quale ha obbligo di deliberare su materie di tale delicatezza atteso, peraltro, che Ella testualmente riporta: “considerata l’importanza strategica di tale Servizio Territoriale”;
• propedeuticamente alla costituzione di dette Unità Speciali ed alla nomina del Coordinatore medico si sarebbero dovute informare le OO.SS. maggiormente rappresentative sia dell’Area Medica che del Comparto;
• la nota de qua risulta ulteriormente illegittima in quanto non riporta i criteri normativi attraverso i quali la S.S. ha inteso individuare nel Dott. P. T. il Coordinatore delle Unità Speciali di che trattasi;
La UIL, dalla disamina della Sua nota 18897, ha avuto modo, altresì, di soffermarsi su quanto di seguito testualmente riportato: “La S.V. Interagirà all’uopo con i Direttori di Distretto, con il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e con il Dott. O. I. di questa DSA…omissis” avendo modo, consequenzialmente, di esprimere ulteriormente perplessità a supporto della palese illegittimità della nota di cui trattasi.
Infatti, questa Segreteria non riesce a comprendere in ragione di quale atto formale predisposto da codesta Amministrazione il Dott. O. I. possa essere citato ed annoverabile quale componente della Direzione Sanitaria Aziendale dell’ASP.
Per quanto a conoscenza della UIL il sanitario in questione è un Dirigente Medico assunto a suo tempo presso il SUEM 118, ancora a tutt’oggi ricompreso in detto organico e attualmente in servizio presso un ufficio del SUEM allocato in via Willermin. La S.S. non potrà non ricordare che sulla Sua scrivania giacciono numerose note, esposti e denunce redatte dalla UIL che riguardano l’utilizzo distorto ed improprio del sanitario, costantemente e pervicacemente distratto dai propri compiti istituzionali: medico che dovrebbe dispiegare il ruolo per cui è retribuito presso la centrale operativa 118, oppure sulle ambulanze di soccorso. Nell’ipotesi remota e inverosimile che dovesse insistere discutibile atto pubblico inerente la nomina del prefato sanitario all’interno della DSA sarebbe cosa buona e giusta che la S.S. lo rendesse noto. Le note, gli esposti e le denunce pocanzi menzionate attendono da tempo immemore di essere riscontrate dal Suo Ufficio. Questa Segreteria ricorda, infine, alla S.S. che facendo seguito a precisa nostra segnalazione il Dott. I. è stato sottoposto ad indagine interna con esito positivo per aver disposto l’utilizzo di mezzo di soccorso per fini personali e risultato successivamente deposto,dopo appena una settimana, da referente della Centrale Operativa SUEM 118. Su tale vicenda ancora si aspetta di conoscere quali sanzioni disciplinari siano state assunte a suo carico.
Alla luce di quanto su riportato si evince a carico della S.S. una modalità poco ortodossa di intendere e conoscere le procedure che sovrintendono la regolare e trasparente azione di una P.A., nel perfezionare atti che esplicitino effetti certi dal punto di vista giuridico. Tale comportamento è disdicevole per l’Ente di cui Lei è DSA e può comportare serie ricadute negative sia sotto il profilo penale che patrimoniale, pertanto dovrebbe conseguenzialmente prenderne atto e rassegnare le proprie dimissioni.
Qualora non dovesse sussistere alcun atto teso a supportare la presenza, l’agire del Dott. I. presso la DSA ci ritroveremmo di fronte ad un preciso abuso perseguibile per legge. Per le motivazione su riportate, pertanto, si chiede:
1) l’immediata revoca della nota di cui trattasi;
2) la immediata adozione di apposito atto deliberativo riportante le corrette procedure di istituzione dell’unità Speciale e di nomina del corrispettivo Coordinatore;
3) la comunicazione preventiva alle OO.SS.
4) la conclusione del procedimento a carico del Dott. I. e la immediata restituzione ai propri compiti istituzionali per i quali è stato assunto e risulta essere retribuito e dai quali risulta colpevolmente e reiteratamente distratto.
A S.E.I. il Sig. Prefetto di Reggio Calabria che ci legge per opportuna conoscenza si chiede un autorevole intervento alfine di ripristinare la certezza del diritto ed il normale e corretto iter amministrativo all’interno dell’ASP di R.C.
Il Segretario Territoriale
*Nicola Simone
*firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 39/1993