REGGIO CALABRIA-OPERAZIONE “DIRTY DIG”. ARRESTATO UN ROSARNESE E SEQUESTRATI, SUL VERSANTE TIRRENICO, DROGA E ARMI

GDF REGGIO CALABRIA: OPERAZIONE “DIRTY DIG”. ARRESTATO UN
ROSARNESE E SEQUESTRATI, SUL VERSANTE TIRRENICO, DROGA E ARMI
Attraverso l’operazione “Dirty dig”, brillantemente condotta lungo l’area tirrenica della
provincia reggina, è stato inferto ancora una volta un duro colpo alle organizzazioni
criminali dedite al traffico di stupefacenti da parte dei militari del Comando Provinciale
della Guardia di Finanza di Reggio Calabria.
Infatti, grazie sia all’intuito investigativo dei finanzieri intervenuti che al supporto
dell’infallibile fiuto dei cani antidroga del comparto cinofili della Compagnia Pronto Impiego
reggina, i militari della Compagnia territoriale di Reggio Calabria hanno individuato e
contestualmente sottoposto a sequestro, complessivamente, circa 2.000 grammi di
marijuana, circa 1.200 grammi di hashish, 4 pistole semiautomatiche e oltre 140
proiettili, nonché tratto in arresto in flagranza di reato un cinquantasettenne rosarnese
(C.R., cl ’63).
L’operazione repressiva in argomento, operata d’iniziativa, si inserisce nell’ambito di un
più ampio piano straordinario di controllo economico-finanziario del territorio, disposto dal
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, eseguito mediante
penetranti e pianificate attività di monitoraggio delle aree e degli snodi stradali,
ferroviari e marittimi maggiormente a rischio e permeati da fenomeni di criminalità (sia in
termini di microcriminalità che in termini di criminalità organizzata), nonché delle attività
commerciali presenti sull’intero territorio della provincia, preventivamente oggetto di
specifiche attività di analisi e selezione.
Nello specifico, alcune pattuglie delle Fiamme Gialle, durante lo svolgimento di attività di
appostamento e osservazione, individuavano un soggetto sospettato di detenzione
abusiva di armi e di illecite produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di
spaccio.
In tale quadro, grazie all’acume investigativo dei militari operanti, che spingeva gli stessi a
riscontrare il contenuto del patrimonio info-investigativo sapientemente acquisito, si
eseguivano mirate attività di perquisizione, interessanti sia le pertinenze di un esercizio
commerciale gestito dal figlio del soggetto successivamente tratto in arresto, adibito alla
produzione e alla commercializzazione di canapa industriale, che l’abitazione rientrante
nella disponibilità del soggetto in questione, individuate a seguito di apposite attività di
osservazione, pedinamento e controllo del territorio.

Comando Provinciale Guardia di Finanza Reggio Calabria
Ufficio Operazioni

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Guardia di Finanza Reggio Calabria Tel 0965.1742111
Fax  0965.1742815
Le attività di perquisizione predisposte ed eseguite dai militari consentivano di individuare
e di sottoporre conseguentemente a sequestro un ingente quantitativo di materiale
illecito, rinvenuto sotto un consistente cumulo di sabbia insistente su uno dei terreni
adiacenti alla sede del menzionato esercizio commerciale.
In particolare, dopo aver scavato in varie aree del terreno, si rinvenivano circa 2.000
grammi di marijuana, circa 1.200 grammi di hashish, 4 pistole semiautomatiche e oltre
140 proiettili: si procedeva così a sottoporre a sequestro quello che risultava presentarsi
come un autentico “market dell’illecito”, alla luce sia della natura di quanto ritrovato, che
delle modalità di occultamento del materiale illecito in questione.
Al termine delle operazioni, il responsabile veniva tratto in arresto in flagranza di reato e
condotto presso il carcere di Reggio Calabria “Arghillà”, così come disposto dal Pubblico
Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi,
prontamente notiziato degli eventi.
In seguito, il Giudice per le Indagini Preliminari convalidava l’arresto eseguito dai militari
operanti, accogliendo altresì la proposta di applicazione nei confronti dell’indagato della
più penetrante delle misure cautelari personali, la custodia cautelare in carcere, atteso il
livello di pericolosità sociale scaturente da quanto sequestrato al soggetto tratto in arresto.
Durante le operazioni di perquisizione veniva inoltre accertato come l’indagato detenesse
illegalmente, presso i luoghi teatro dell’intervento dei finanzieri reggini, tre merli e un
falco-gheppio (esemplari di fauna appartenenti a specie protette), dal momento che i
primi risultavano essere rinchiusi in inidonee gabbie e privi dell’anello metallico inamovibile
attestante la lecita provenienza degli animali, mentre il secondo risultava essere rinchiuso
in un’inidonea voliera.
I volatili così rinvenuti venivano dunque sottoposti a sequestro e conseguentemente
affidati, per le relative cure necessarie e per l’eventuale successiva liberazione o
riabilitazione, a personale specializzato dell’Associazione Mediterranea per la Natura –
Centro di Recupero della Fauna Selvatica “Stretto di Messina” e dell’Associazione
Anti-Bracconaggio “C.A.B.S.” che, prontamente, offriva la propria preziosa
collaborazione.
L’attività di controllo economico-finanziario del territorio, unitamente al contrasto degli
illeciti in materia di sostanze stupefacenti e di detenzione abusiva di armi e, più in
generale, dei traffici illegali, rientra tra i prioritari compiti della Guardia di Finanza, la quale
costantemente opera a salvaguardia della vita umana, concorrendo a tutelare l’ordinata e
civile convivenza sociale, nonché la sicurezza pubblica.