Aristide Bava
SIDERNO – Il consiglio comunale di Reggio ha approvato all’unanimità ieri sera un ordine del giorno di condanna dei vili gesti perpetrati nelle scorse settimane ai danni della famiglia Congiusta auspicando azioni a tutela della stessa famiglia.. Nell’ordine del giorno si ricorda che dopo 13 anni di condanne e annullamenti nei confronti di Tommaso Costa la Cassazione non ha ritenuto sufficienti le prove e che quindi il mandante dell’assassinio di Gianluca Congiusta rimane “sconosciuto”. Si ricorda altresi che ” Mario Congiusta, eroico padre di Gianluca, esempio dell’impegno concreto della lotta alla ‘ndrangheta, non ce l’ha fatta. A 71 anni fiaccato dal dolore e dalla malattia è deceduto nella sua casa di Siderno, con accanto la moglie e le figlie, rimaste ora sole a fronteggiare una storia che non da scampo. Perché così è la ‘ndrangheta. Non basta uccidere si deve vendicare e trarre altro vantaggio”. Quindi si fa riferimento alle ” nuove intimidazioni nei confronti della famiglia Congiusta”. Ovvero le sigarette a forma di croce della stessa marca fumata da Mario padre di Gianluca, lanciate sul pianerottolo di casa e un cumulo di terriccio raffigurante una tumulazione lasciato, qualche giorno prima, davanti al negozio di proprietà della famiglia,a forma di tomba. ” E’ chiaro – dice l’odg – he qualcuno sta inviando avvisi per bloccare tutti i familiari nella ricerca della verità sulla morte del giovane Gianluca. Tutti segnali per dire che questa ricerca è morta con lui. La famiglia che non si è lasciata intimidire ed ha denunciato tutto all’autorità giudiziaria che sta indagando anche su altri episodi accaduti nelle ultime settimane”. Quindi fatto riferimento anche alle vicende processuali e precisato che l’ultimo dispositivo ” non ha fermato la battaglia che papà Mario ha condotto fino al suo ultimo giorno di vita e che l’intera famiglia Congiusta vuole portare avanti” anche se qualcuno ha intenzione di bloccare attraverso minacce ed intimidazioni, il Consiglio Comunale di Reggio Calabria “condanna questi episodi ignobili e auspica che le autorità competente e gli organi inquirenti mettano in atto azioni di tutela per la moglie le figlie e la nipotina, affinchè possano rimanere nella propria terra per non assistere, in futuro, ad un altra fuga degli onesti dal nostro territorio”.