Il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria, ha organizzato un incontro sul tema “1924-2024: nel centenario della morte di Franz Kafka”. Il nuovo incontro, predisposto dall’associazione reggina, ha registrato la presenza del Vice presidente del sodalizio organizzatore Antonino Megali. Franz Kafka (1883-1924) nasce a Praga in una famiglia di commercianti ebrei di lingua tedesca. Dopo la laurea in giurisprudenza nel 1906, lavora dapprima presso la filiale praghese delle Assicurazioni Generali e, dal 1909 fino alla morte, presso l’Istituto di Assicurazioni per gli Infortuni sul Lavoro con sede a Praga. Dipendente in una compagnia di assicurazione che lo rese molto infelice, Franz Kafka rimpiangeva, durante gli orari di lavoro, di non avere abbastanza tempo da dedicare alla scrittura, la sua vera vocazione.Ma lo ha trovato, poi. E ha dato vita a moltissimi testi, anche se è conosciuto soprattutto per La metamorfosi (Die Verwandlung, 1915), un ritratto quanto mai attuale di quel senso di colpa e di inadeguatezza nei confronti della propria famiglia, del proprio lavoro e, in definitiva, dell’ambiente sociale in cui si vive.Dai romanzi (Il processo, 1925; Il castello, 1926; America, 1927), dai racconti (Meditazione, 1904-1912; Un medico di campagna, 1914-1917; Un digiunatore, 1922-1924), ma soprattutto dai suoi diari (Diari 1910-23, 1949) e dalle sue lettere (le più famose Lettera al padre, 1919 e Lettere a Milena, 1958), emerge con chiarezza l’immagine di un uomo diviso fra un asfissiante senso del dovere e un’inevitabile solitudine.Ciò che nella sua narrativa rimane volutamente oscuro e criptico, sintomo di un vivo interesse per temi esistenzialisti e di una singolare capacità di introspezione e di trasfigurazione del reale, nei testi in prosa più intimi viene svelato con un tatto e una precisione senza pari.Solo poche opere di Kafka furono pubblicate durante la sua vita: le raccolte di racconti Betrachtung (Contemplazione) e EinLandarzt (Un medico di campagna) e qualche opera singola (come La metamorfosi) in riviste letterarie. Preparò l’edizione di una raccolta di racconti, EinHungerkünstler (Un digiunatore), pubblicata solo dopo la sua morte. Le opere di Kafka rimaste incompiute, tra cui i suoi romanzi Il processo, Il castello, e America (noto anche come DerVerschollene, Il disperso), furono pubblicate postume, in gran parte dal suo amico e curatore Max Brod, che non assecondò il desiderio di Kafka, il quale voleva che i suoi manoscritti venissero distrutti. “La Metamorfosi” è senza dubbio il racconto più famoso di Kafka. Pubblicato nel 1915, ha come protagonista Gregor Samsa, un uomo che improvvisamente si trasforma in uno scarafaggio. Fra le opere più importanti troviamo inoltre “Condanna” in cui il protagonista viene messo sotto processo dal padre, incolpato per aver raggiunto una stabilità sentimentale ed economica. “Il processo” invece venne pubblicato nel 1925. Il romanzo uscì postumo dopo la morte di Kafka, deceduto il 3 giugno 1924 per via di una tubercolosi laringea. A pubblicarlo l’amico Max Brod che scelse di non rispettare la richiesta di Kafka di bruciare tutti gli scritti dopo la sua morte. Nell’opera un uomo cerca di districarsi inutilmente nella burocrazia in una danza senza fine fra inetti burattini, affannandosi senza sosta con una colpa indistinta sulle spalle.Le tematiche affrontate nei romanzi di Kafka sono proprio queste. Da una parte troviamo la famiglia che non è affatto un sinonimo di affetto, ma un luogo in cui i personaggi si sentono frustrati e inadeguati, schiacciati dalla colpa. Dall’altra spunta la burocrazia che schiaccia l’uomo moderno in un sistema fatto di ingranaggi e livelli da cui è impossibile fuggire.Il suo lavoro ha continuato a influenzare una vasta gamma di scrittori, critici, artisti e filosofi durante il ventesimo secolo; il termine “kafkiano” è entrato nella lingua italiana per descrivere situazioni esistenziali come quelle presenti nei suoi scritti.Queste alcune delle cifre che sono state oggetto di analisi nel corso della nuova conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” che sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da lunedì 3 giugno.