L’apertura del Procuratore Bombardieri fondamentale e rivoluzionaria per il cambiamento in atto in Città.
Libera Reggio Calabria: la sinergia con la Procura della Repubblica importantissima per continuare ad avviare reali percorsi di legalità, trasparenza ed antimafia
L’intervista rilasciata, qualche giorno fa, dal Procuratore della Repubblica Dott. Giovanni Bombardieri, traccia una strada nuova nel reale percorso di cambiamento e promozione della legalità avviato da diverse associazioni del territorio di Reggio Calabria. In un momento storico in cui, tanti cittadini e persino alcune realtà sociali, tendono a voltarsi dall’altra parte o far finta di niente, sapere di avere la Procura della Repubblica a sostegno e disponibile a “fare squadra” apre, per la prima volta a Reggio Calabria, uno spiraglio di speranza che va sollecitata e sostenuta. Ripartire dalle responsabilità di ognuno di noi è fondamentale per avviare percorsi di antimafia concreti e significativi. Libera, da sempre impegnata con azioni concrete e lungimiranti, crede fortemente nella validità del pensiero esposto dal procuratore Bombardieri. Serve metterci la faccia, ma anche le mani e i piedi, sostenendo e rafforzando quei segni di speranza sparsi nel nostro territorio. Avamposti di legalità e sprazzi di Comunità che, puntano anche all’inserimento dei ragazzi con storie o cognomi “pesanti” ma, disponibili a cambiare vita.
In questo senso Libera, pur con tanta fatica e fragilità, vuole sostenere quei legami e quella “rete di legalità” indispensabile per accompagnare il processo di cambiamento avviato in questi anni in Città. Le aziende e gli esercizi commerciali, la scuola, lo sport, le associazioni, le famiglie vittime di mafia e la gente di buona volontà, devono sentirsi parte di un tutto, elementi indispensabili di una grande squadra. Questo percorso noi con Libera, lo abbiamo già iniziato quasi dieci anni fa, quando con RLR, abbiamo fatto a tutti gli operatori della città una proposta “la libertà non ha pizzo”, seria, concreta e sostenibile di legalità e trasparenza economica, alla quale hanno aderito nel corso del tempo, almeno cento imprese di diverse dimensioni e tipologia di lavoro.
Certo solo un inizio ma, che lascia ben sperare. Ora, da quanto ascoltato dalle parole del Procuratore, la squadra ha un nuovo supporter: la Procura, intesa come spazio e luogo di dialogo, confronto e condivisione di valori e ideali e non solo come ufficio di repressione. Auspichiamo, molto presto, un incontro pubblico con il Procuratore Bombardieri e con quei magistrati, in testa il PM Stefano Musolino che, in questi anni, si sono dimostrati attenti e disponibili a sostenere quelle azioni di promozione della vita e della legalità avviate nei territori più difficili della nostra Città. Vedere in campo magistrati e ragazzi giocarsi la partita difficile dei valori della vita, con pantaloncini e calzettoni, dà il senso del processo educativo e sociale avviato in questa bella ma complicata terra. C’è ancora moltissimo da fare ma, tutti insieme possiamo riuscirci.