IL XXXIV PREMIO MONDIALE DI POESIA NOSSIDE 2019 ESALTA L’ANTICA LINGUA DEGLI INCAS E I VERSI DI UNO SVIZZERO-ITALIANO.
PER IL PRESIDENTE AMATO “IL PROGETTO NEL SOLCO DELLA SUA STORIA”.
LA CERIMONIA CONCLUSIVA IL 29 NOVEMBRE A REGGIO CALABRIA NEL MUSEO DEI BRONZI.
Un progetto senza confini: il Premio Mondiale di Poesia Nosside 2019 va ex-aequo a una lirica composta nell’antica lingua “quechua” del popolo andino degli Incas e ad una poesia di figlio di emigrati del Sud Italia nato in Svizzera, consolidando l’internazionalità del concorso giunto alla sua 34.ma Edizione. I vincitori assoluti sono il colombiano Fredy Chicangana e lo svizzero-italiano Davide Rocco Colacrai. Le menzioni hanno segnalato liriche provenienti oltre che dall’Italia, da Cuba, Grecia, Spagna, Uruguay, Malta, Romania, Israele, Nepal, Repubblica Dominicana, Messico, Venezuela, Argentina, Brasile, Mongolia e Filippine. Poesie che sono composte in lingua grika salentina, lingua catalana di Alghero, lingua galiziana della Spagna, dialetto reggino di Africo, lingua mongola e lingua Tagalog delle Filippine.
Le partecipazioni da ogni parte del pianeta in un vortice di lingue e dialetti sono in sintonia con la proclamazione ONU del “2019 Anno Internazionale delle lingue indigene”. Un percorso tracciato da decenni dal Nosside che ha dato, sin dalla prima edizione, spazio a tutte le lingue. Il “Viaggio nel mondo” di questo anno, iniziato il 9 febbraio a Cuba nella Fiera Internazionale del Libro dell’Avana, si concluderà con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti nel Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria il prossimo 29 novembre.
Il Presidente Fondatore del Premio, lo storico prof. Pasquale Amato, si dice molto soddisfatto della qualità delle opere e dei risultati. «Il nostro progetto – ha dichiarato – si è mosso nel solco della sua lunga storia. Ha confermato la persistenza del sogno di un mondo senza confini di lingue e di culture, senza pregiudizi religiosi, ideologici ed etnici; di un progetto che attraverso l’immaginario poetico cerca il dialogo, erige ponti e abbatte muri, nel rispetto reciproco di tutte le identità culturali, grandi e piccole, del pianeta Terra».
«Non poteva essere altrimenti – prosegue il prof. Amato – per una grande idea nata in una Città, Reggio Calabria, sulle rive del mitico Stretto di Scilla e Cariddi che ammalia i poeti e gli artisti da millenni. Un progetto che si identifica nel nome della poetessa magnogreca del III sec. a.C. Nosside di Locri, è rappresentato dalla stupenda immagine del futurista Umberto Boccioni di Reggio ed è affiancato dalla creatività dell’arte orafa del crotonese Gerardo Sacco: un fil rouge orgoglioso della sua identità che si apre al dialogo con tutto il mondo fondato sulla pari dignità».
«Le ragioni del cammino brillante del Nosside – conclude Amato – sono racchiuse in pochi punti: ha pensato in grande; ha cercato e trovato una sua specifica identità culturale senza imitare nessuna iniziativa analoga; ha realizzato con coerenza e perseveranza il suo disegno strategico, senza mai farsi abbagliare o deviare da concetti stravaganti o mode temporanee. Ha dimostrato infine che si può realizzare un grande progetto con risorse esigue se a sorreggerlo sono idee originali e solide”.
Un ringraziamento particolare Amato lo ha riservato ai partecipanti, nonché ai componenti della Giuria Internazionale, che hanno avuto un compito difficile in un concorso così variegato e composito: il Presidente prof. Giuseppe Amoroso, affiancato dal vicepresidente Vincenzo Crupi, dalla Segretaria Rosamaria Malafarina e dai membri Giuseppe Cardello (Italia), Rosalie Gallo (Brasile), Mariela Johnson Salfrán (Cuba), Patricia Peterle (Brasile), Angelo Rizzi (Francia), Antonio Rossi (Italia), Serena Stilo (Italia).
Il Presidente del Nosside ha sottolineato inoltre il Patrocinio dell’UNESCO e il ruolo importante svolto dai Partners, notevole per il Progetto, che non ricorre a contributi pubblici e si affida all’autofinanziamento e a donazioni anche in prodotti e servizi: l’Orafo crotonese Gerardo Sacco, la Fiera Internazionale del Libro dell’Avana, la Società Dante Alighieri Nazionale e dell’Avana; il Museo Archeologico della Magna Grecia di Reggio; il Festival “Miti Contemporanei” nel cui programma è inserita la cerimonia finale del 29 novembre; l’AVIS Comunale di Reggio; l’Associazione Bova Life; e sempre di Reggio l’Università per Stranieri “Dante Alighieri”, il Cis – Centro Scrittori della Calabria, il Liceo Artistico Preti-Frangipane, la Sartoria Teatrale “Stile d’Epoca”, la Pasticceria La Mimosa, il Gelato Cesare, la Giò Profumi.
Il prof. Amato ha infine annunciato il consolidamento della collaborazione con le Edizioni Media&Books con una novità: l’Antologia – a stampa e in e-book – sarà pubblicata prima della Cerimonia finale del 29 novembre.