SEGRETERIA TERRITORIALE UIL FPL – RC –
e-mail: uil.locri@libero.it – PEC: uilfplreggiocalabria@legalmail.it – Tel/ Fax 0964/ 399451- cell. 338-7695614
Prot. n. 35 UIL FPL
Lì, 15.02.2021
-Al Sig. Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria
prot.procura.reggiocalabria@giustiziacert.it
procura.reggiocalabria@giustizia.it
Reggio Calabria
-Alla Procura della Corte dei Conti- Catanzaro
calabria.controllo@corteconticert.it
procura.regionale.calabria@corteconti.it
segr.procura.regionale.calabria@corteconti.it
-Al Sig. Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria
rc0500000p@pec.gdf.it
RC0500000p@pec.gdf.it
rc1380000p@pec.gdf.it
Reggio Calabria
-Al Commissario ad acta per il Piano di Rientro Regione Calabria
commissariatoadacta.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
-Direttore Dipartimento della Salute -Regione Cal.
dipartimento.tuteladellasalute@pec.regione.calabria.it
CATANZARO
-Al Commissario Straordinario
Grande Ospedale Metropolitano “B.M.M.”
protocollo@pec.ospedalerc.it
Reggio Calabria
E,p.c. – Al Ministro degli Interni
segreteriatecnica.ministro@interno.it
caposegreteria.ministro@interno.it
gabinetto.ministro@pec.interno.it
-Al Ministro della Salute
seggen@postacert.sanita.it
gab@postacert.sanita.it
Roma
A S.E. Il Sig. Prefetto di R.C.
prefettura.reggiocalabria@interno.it
protocollo.prefrc@pec.interno.it
Reggio Calabria
Oggetto: Esposto – atti urgenti a tutela dei pazienti del SSR e dell’immagine del GOM – possibili reati penali di truffa e falso commessi presso la UOC di Dermatologia.
Questa Organizzazione Sindacale facendo seguito alle numerose note di denuncia a firma del responsabile pro tempore della UIL- Medici dr. Gianluigi Scaffidi attinenti condotte rilevanti e perseguibili sotto il profilo amministrativo-contabile e penale (abuso, truffa e falso), poste in essere presso la Unità Operativa Complessa di Dermatologia ritiene proprio dovere esporre alle SS.LL.II. quanto di seguito riportato.
Atteso che nulla sembra sia mutato a seguito delle denunce sporte dal dr. Scaffidi, la UIL chiede che si accertino eventuali responsabilità in capo a quanti, all’interno dell’Azienda Ospedaliera G.O.M. di Reggio Calabria, siano venuti meno ai propri compiti di controllo e di verifica ed abbiano consentito, per così lungo tempo, la possibile commissione di possibili gravi reati per come dettagliatamente e convintamente riportato nelle missive del dirigente medico su menzionato.
I fatti
• In data 13.09.2019 viene trasmessa nota UIL- Medici a firma del dr. Gianluigi Scaffidi avente per oggetto: UOC Dermatologia – Gravi discrasie organizzative. Nota che si allega.
• In data 07.11.2019 viene trasmessa nota UIL – Medici a firma del dr. Gianluigi Scaffidi avente ad oggetto: “attività ambulatoriale UOC “Dermatologia”. Nota che si allega.
• In data 20.12.2019 viene trasmessa nota UIL – Medici a firma del dr. Gianluigi Scaffidi avente per oggetto: “Truffa posta in essere da tempo nell’UOC “Dermatologia” – mancato intervento dei soggetti con compiti di controllo e di verifica”. Nota che si allega.
• In data 03.02.2020 viene trasmessa nota a firma del dr. Gianluigi Scaffidi avente per oggetto: “Truffa perdurante da mesi nella UOC “Dermatologia”. Nota dove oltre la truffa si denunciava la possibile commissione del reato di falso. Nota che si allega.
• Il 28 ottobre 2020 è apparsa sulla stampa regionale la notizia di gravissime violazioni della normativa sui LEA che avrebbero comportato, a danno di “migliaia di pazienti”, pagamenti non dovuti o in misura superiore a quanto previsto dalla normativa nazionale, alle volte anche sotto forma di prescrizioni del tutto diverse da quelle realmente effettuate. Si allega articolo del giornale on line “Il Corriere della Calabria” datato 28.10.2020, a firma del giornalista Fabio Papalia, dal titolo: “Tutti i “nei” vengono al pettine – il ticket costava 6,97 euro ma l’esame per la prevenzione del melanoma maligno veniva fatto pagare 56. Un piano per rimborsare gli utenti del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria”.
Alla luce di quanto riportato dalle note a firma del dr. Scaffidi e dai Media emergerebbe:
a) modalità del tutto arbitrarie e reiterate nel tempo, tese a fissare un ticket multiplo di quello stabilito dal SSN utilizzando lo specifico ticket di altra prestazione che non veniva eseguita;
b) tale metodica avrebbe colpevolmente sottratto alla copertura dei Lea dette prestazioni definendole prestazioni a pagamento;
c) tali prestazioni, inerenti la prevenzione oncologica di tumori come il Melanoma Maligno, hanno un impatto drammatico sulla salute e sulle speranze di sopravvivenza dei pazienti affetti da tale patologia e che la prestazione in oggetto, videodermatoscopia comunemente definita mappatura dei nei, è il golden standard nel mondo della specifica prevenzione oncologica.
d) Le notizie di stampa davano, peraltro, conto di una interrogazione consiliare del consigliere regionale Giuseppe Neri che aveva segnalato al Dipartimento Salute tali gravi irregolarità, di un Suo intervento per correggere tali atti e disporre un piano di rimborso per i pazienti costretti a pagare indebitamente somme non dovute.
Ad oggi, sembrerebbe che i pazienti che richiedono tali rimborsi vengano rimbalzati tra Direzione Sanitaria e Cup senza che vengano loro fornite informazioni in merito, perpetuando tale illegittima percezione di denaro e pesando sui bilanci delle famiglie dei malati, alcuni dei quali per patologia devono eseguire più volte la prestazione durante l’anno e sono stati costretti a pagare ingiustamente anche se esenti. Incredibilmente tale meccanismo sembrerebbe sia andato avanti per oltre due anni!
Sembrerebbe, inoltre, che mentre i medici di reparto si erano opposti a tali illeciti, il direttore della UOC che avrebbe disposto tali pagamenti e cambi di prescrizione sia stato deferito all’ufficio provvedimenti disciplinari che a tutt’oggi non avrebbe ancora deciso i provvedimenti da emettere.
Le eventuali errate prescrizioni oltretutto gonfiano la produzione del reparto e occorre accertare se siano state anche finalizzate ad un conseguimento di quote di prestazione a favore di chi avrebbe prescritto le diverse prestazioni!
Tutto ciò nonostante le segnalazioni sindacali e dei medici di reparto siano state indirizzate alla Direzione pro tempore e all’ufficio Anticorruzione che evidentemente non ha ben chiaro il proprio ruolo.
Non può, in questo senso, non richiamarsi alla memoria la solerzia con cui in altri casi sono stati emessi provvedimenti disciplinari severissimi verso medici colpevoli solo di avere detto la verità sulla vicenda dei cartoni utilizzati per immobilizzare arti fratturati e per questo sanzionati con la sospensione di 6 mesi, annullata poi dal giudice del lavoro.
E’ fondamentale ricordare che la questione “Dermatologia” nel caso di accertamento dei fatti, operato dall’Ufficio competente per i provvedimenti disciplinari, rientrerebbe nell’art. 8 del CCNL che prevede come misura sanzionatoria e debita conseguenza il licenziamento del Direttore di UOC che ha disposto tali gravi provvedimenti ai danni dell’Ospedale, dei pazienti e del SSN!
Sarebbe bene accertare con urgenza e la dovuta solerzia se corrispondente al vero che a tutt’oggi viene cambiata la prescrizione errata ma non viene prevista, nei casi in cui va disposta, l’esenzione del ticket, con la conseguenza di faticose peregrinazioni dei malati in Direzione Sanitaria e presso il Cup e spesso col rinvio della prestazione ed i rischi connessi.
Questa Organizzazione Sindacale demandata istituzionalmente a salvaguardare oltre che i diritti e gli interessi dei lavoratori, anche interessi diffusi ed i diritti dei cittadini chiede che le Autorità adite, qualora lo ritengano, ognuna per la parte di propria competenza accerti, altresì:
1. Chi risulta essere il responsabile dei procedimenti disciplinari;
2. Quali risultano essere, vista la gravità dei fatti, i tempi necessari per giungere ad una sanzione disciplinare scongiurando il pericolo di possibile prescrizione del procedimento a carico del Direttore della Dermatologia;
La UIL si augura che la Direzione e l’Ufficio provvedimenti disciplinari faccia quanto previsto e di propria competenza evitando di assumersi la responsabilità gravissima di omettere di sanzionare fatti documentali e che non possono essere rimossi per alcun motivo. Tutto ciò, qualora si palesasse, apparirebbe quale condotta non degna di una Pubblica Amministrazione che ha l’obbligo di improntare i propri atti perseguendo correttezza, trasparenza e terzietà amministrativa, consentendo e favorendo gli accertamenti che eventualmente altre autorità dovessero disporre!
Il Commissario dell’Azienda, attese le aspettative dei cittadini, avrebbe dovuto attivare, prescindendo dal deferimento alla commissione disciplina, una indagine interna per identificare sia i responsabili di tali gravi atti nei confronti dei pazienti che i meccanismi che hanno portato a generare per un lunghissimo lasso di tempo e per un numero così elevato di pazienti tali gravi menomazioni del diritto alla salute. Tutto ciò, oltretutto, non ha consentito di elevare la capacità di difesa del sistema aziendale verso gli illeciti e la sicurezza sanitaria a favore dei pazienti.
Questa Organizzazione si sarebbe aspettata dal management dell’Azienda l’adozione di tutti gli atti a tutela dei pazienti, del SSR e dell’immagine dell’Azienda, la disposizione di un rapido piano sui rimborsi, vigilando su interferenze nell’accertamento dei fatti, adottando cautelarmente i corretti provvedimenti verso i responsabili e le dovute segnalazioni alle autorità competenti (Regionali, Commissariali, Giudiziarie e Contabili).
A parere di questa Segreteria tali atti per il management dell’Azienda Ospedaliera di R.C. non sono una scelta discrezionale ma discendono dagli obblighi connessi all’esercizio di una funzione pubblica e non consentono eccezioni di sorta.
In caso di archiviazione, scrivente O.S., chiede di essere informata.
Il Segretario Territoriale
* Nicola Simone
*firma autografa sostituita da indicazione a mezzo stampa, ai sensi dell’art. 3, comma 2, della legge 39/1993