Aristide Bava
SIDERNO – Si è conclusa domenica l’attività stagionale di monitoraggio della migrazione dei rapaci e delle cicogne attivato dall’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte. Dal 6 agosto, ogni giorno, in tutte le condizioni atmosferiche, i ricercatori incaricati hanno registrato dalla postazione “Santo Stefano-Sinopoli” il passaggio di nibbi, pecchiaioli, falchi di palude, aquile minori e tante altre specie, più o meno rare e più o meno abbondanti. Il Direttore Sergio Tralongo è rimasto soddisfatto dal lavoro fatto “Anche quest’anno- dice – abbiamo avuto modo di confermare la grande importanza del nostro territorio per queste popolazioni migratrici che affrontano il lungo viaggio di ritorno verso l’Africa e i conteggi, ripetuti e condotti secondo metodologie standard, ci permettono di acquisire le conoscenze di base utili per determinare lo stato di conservazione di uccelli particolarmente protetti a livello internazionale. Senza dimenticare che tali azioni di ricerca rappresentano un obbligo derivante dalle normative internazionali in vigore”. E’ stato accertato che la stagione post-riproduttiva 2018, con più di 27.000 esemplari censiti, di cui oltre 21.000 pecchiaioli, la specie tradizionalmente più frequente ( seguita da falchi di palude e nibbi bruni ) è una stagione da record. La postazione, quest’anno è stata arricchita da un’altana sopraelevata per favorire l’osservazione dei migratori, ed è stata anche frequentata da numerosi appassionati locali, che non hanno voluto perdere lo spettacolo di questi voli, e da visitatori che, da soli o con le guide del Parco, hanno approfondito la conoscenza di questo affascinante fenomeno naturale insieme ai ricercatori, a conferma delle opportunità che il turismo naturalistico è in grado di offrire al nostro territorio. Considerazioni, d’altra parte, più volte evidenziate dal vice-Presidente Domenico Creazzo.
nella foto Sergio Tralongo