PRODUCEVANO SOSTANZE STUPEFACENTI, SIMULANDO LA COLTIVAZIONE DI CANAPA SATIVA

11 ARRESTI E 2 MISURE DI ALLONTANAMENTO ESEGUITI DAI CARABINIERI FORESTALI NEL REGGINO
I CARABINIERI DEL N.I.P.A.A.F. DEL GRUPPO CARABINIERI FORESTALE DI REGGIO
CALABRIA, DIRETTI DALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI REGGIO
CALABRIA, HANNO RICOSTRUITO, ALLO STATO DEGLI ATTI, L’ESISTENZA DI
UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA ALLA REALIZZAZIONE DI VASTE
PIANTAGIONI DI CANNABIS SUL TERRITORIO CALABRESE CON CONSEGUENTE
VENDITA SUL MERCATO ILLEGALE DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE RICAVATA,
ALL’INTERNO DI UNA CONSOLIDATA ORGANIZZAZIONE COSTITUITA DA SOGGETTI
OPERANTI TRA I COMUNI DI TAURIANOVA (RC), SAN PROCOPIO (RC) E
SANT’EUFEMIA DI ASPROMONTE (RC).
LE INDAGINI AVREBBERO CONSENTITO DI INDIVIDUARE I SOGGETTI CHE
FINANZIAVANO E SOVRAINTENDEVANO I LAVORI DI PIANTAGIONE, RICONDUCIBILI
ALLE COSCHE DI ‘NDRANGHETA DELLE PROVINCE DI REGGIO CALABRIA ED ANCHE
DI CATANZARO, NONCHÉ GLI ALTRI COMPONENTI DELL’ORGANIZZAZIONE, CON LA
DEFINIZIONE DELLE “QUOTE PARTE” SPETTANTE A CIASCUNO DI ESSI, IN TERMINI
DI PROVENTI DERIVANTI DALLA VENDITA DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE SUL
MERCATO ILLEGALE.
IN AUSILIO AI SODALI, OPERAVANO ULTERIORI FIGURE ASSOLDATE DI VOLTA IN
VOLTA, CHE VENIVANO INDIVIDUATE PER SVOLGERE COMPITI DI VIGILANZA E
MANOVALANZA, OVVERO QUALI “SOGGETTI SACRIFICABILI”, SPESSO
INCENSURATI, DISPOSTI AD ASSUMERSI OGNI RESPONSABILITÀ NELL’IPOTESI DI
UN INTERVENTO DELLE FORZE DI POLIZIA.

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DALLE CONVERSAZIONI INTERCETTATE EMERGEVA COME I PARTECIPI
ALL’ORGANIZZAZIONE SI MOSTRASSERO SICURI IN MERITO AI CANALI
COMMERCIALI AI QUALI DESTINARE LA SOSTANZA STUPEFACENTE, GRAZIE ALLE
FIGURE GARANTI DEI CAPI-PROMOTORI, GIÀ INSERITI IN UN SISTEMA
STRUTTURATO E CONSOLIDATO DI COMMERCIO NEL MERCATO ILLEGALE.
GLI ODIERNI ARRESTATI NON DESISTEVANO NEPPURE A FRONTE DELLE
PERIODICHE AZIONI DI CONTRASTO ALLE LORO ATTIVITÀ POSTE IN ESSERE DALLE
FORZE DI POLIZIA, TANTO DA ESSERE CAPACI DI RIAVVIARE IN TEMPI RAPIDI LE
ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DELLA SOSTANZA STUPEFACENTE NONOSTANTE I VARI
CONTROLLI SUBITI. PERALTRO I SODALI SIMULAVANO LA LEGALE SUSSISTENZA
DELLE COLTIVAZIONI DI CANAPA, CON RAGGIRI E STRATAGEMMI ATTI AD
ELUDERE I CONTROLLI OPERATI DAI CARABINIERI FORESTALI.
NEL CORSO DI UN CONTROLLO AMMINISTRATIVO, UNO DEI TITOLARI
DELL’ATTIVITÀ, GIÀ ISTRUITO A DOVERE DAI SODALI, ESIBIVA AI CARABINIERI LA
DOCUMENTAZIONE COMPROVANTE LA SUSSISTENZA DI UN’AZIENDA AGRICOLA A
SUO NOME, UN REGOLARE CONTRATTO DI AFFITTO DEL TERRENO E FATTURE DI
ACQUISTO DI SEMI CERTIFICATI DI CANAPA NEI LIMITI PREVISTI DALL’ATTUALE
NORMATIVA. NELLO SPECIFICO, I MILITARI INTERVENUTI ESEGUIVANO
RITUALMENTE UN CAMPIONAMENTO DELLE PIANTE PRESENTI, CON PRELIEVO
DELLA COLTURA, ALLA PRESENZA DEL TITOLARE, AL QUALE VENIVANO
RILASCIATI DEI CAMPIONI IN CONTRADDITTORIO PER LE EVENTUALI
CONTROVERIFICHE. GLI ESITI DELLE ANALISI CONDOTTI DAL REPARTO
INVESTIGAZIONI SCIENTIFICHE DEI CARABINIERI, CONFERMAVANO LA
SUSSISTENZA DI UN PRINCIPIO ATTIVO – THC NETTAMENTE SUPERIORE AL
QUANTITATIVO SOGLIA CONSENTITO DALLA LEGGE, IL CHE CERTIFICAVA LA
NATURA DI STUPEFACENTE DELLE PIANTE CAMPIONATE.
TRA LE VARIE ATTIVITÀ CONDOTTE NEL CORSO DELL’INDAGINE, I MILITARI DEL
N.I.P.A.A.F. DI REGGIO CALABRIA AVEVANO GIÀ PROCEDUTO ALL’ARRESTO IN
FLAGRANZA DI UN SOGGETTO CHE TRASPORTAVA INGENTI QUANTITATIVI DI
PIANTE DI CANAPA PRELEVATE DALLE PIANTAGIONI OGGETTO DELLA PRESENTE
INDAGINE, NONCHÉ DI ULTERIORI QUATTRO SOGGETTI SORPRESI NELLA
LAVORAZIONE DELLO STUPEFACENTE, CON CONSEGUENTE SEQUESTRO DI CIRCA
70 KG DI MARIJUANA GIÀ IN STATO DI ESSICCAZIONE E PRONTA PER LA VENDITA.
QUEST’ULTIMA ATTIVITÀ E TUTTI GLI ELEMENTI RACCOLTI DAGLI INVESTIGATORI
HANNO PORTATO ALL’ADOZIONE DELLE ODIERNE MISURE CAUTELARI, EMESSE
DAL G.I.P. DI REGGIO CALABRIA.

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LE IPOTESI DI REATO CONTESTATE VANNO DALL’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE
FINALIZZATA AL TRAFFICO DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI, AGGRAVATA AI
SENSI DELL’ART. 416 BIS 1 C.P., A UNA SERIE DI DELITTI IN MATERIA DI
STUPEFACENTI.
È APPENA IL CASO DI EVIDENZIARE GLI EFFETTI DELETERI PER LA SALUTE
DERIVANTI DALL’USO DI TALE SOSTANZA STUPEFACENTE, QUALI TRA I PIÙ GRAVI
L’ALTERAZIONE DELLA CAPACITÀ DI GIUDIZIO.
PER L’ODIERNA OPERAZIONE SONO STATI IMPIEGATI CIRCA 60 CARABINIERI
FORESTALI PROVENIENTI DALLE REGIONI CALABRIA E SICILIA, UNITAMENTE A
MILITARI DEL COMANDO PROVINCIALE DI REGGIO CALABRIA. TREDICI LE MISURE
CAUTELARI PERSONALI ESEGUITE IN DATA ODIERNA, DI CUI OTTO IN CARCERE,
TRE AGLI ARRESTI DOMICILIARI E DUE DIVIETI DI DIMORA NEL TERRITORIO
CALABRESE.
SI PRECISA CHE IL PRESENTE PROCEDIMENTO PENALE È NELLA FASE DELLE
INDAGINI PRELIMINARI PER CUI OGNI VALUTAZIONE È DA CONSIDERARE
ALLO STATO DEGLI ATTI E FATTE SALVE LE SUCCESSIVE VALUTAZIONE DI
MERITO.