PORTIGLIOLA(RC)-L’ILIADE DI A. BARICCO ALLA 4à ED. AL FESTIVAL DEL TEATRO CLASSICO DI PORTIGLIOLA

Al Festival del Teatro Classico di Portigliola arriva “L’Iliade” di Alessandro Baricco

Martedì 31 luglio secondo appuntamento con la 4ª edizione del Festival del Teatro Classico, che ha ospitato Blas Roca Rey e Monica Rogledi sul palco del Teatro Greco Romano di Portigliola.

Torna l’appuntamento con la 4ª edizione del Festival del Teatro Classico “Tra mito e Storia”, una manifestazione ideata e curata dal Comune di Portigliola con la collaborazione del Polo Museale della Calabria – Parco archeologico di Locri Epizefiri, e affidata alla direzione artistica di Edoardo Siravo e Marco Silani.

Dopo il grande successo della serata inaugurale, che ha tributato all’immensa Elisabetta Pozzi e alla sua “Cassandra – o del tempo divorato” una meritatissima standing ovation, il Teatro Greco Romano di Portigliola riapre infatti i suoi cancelli martedì 31 luglio, alle ore 21:30, per ospitare “L’Iliade” di Alessandro Baricco.

Blas Roca Rey e Monica Rogledi, propiziati dall’accompagnamento musicale dal sapore mediorientale di Pino Cangialosi al piano, Fabio Battistelli al clarinetto e Marzuk Mejri alla voce e alle percussioni, metteranno in scena un’originale rivisitazione del poema omerico che esclude gli dèi dalla narrazione, donando al pubblico una cronaca della guerra di Troia inedita e per certi versi sorprendente. Esponendo il poema del cantore Omero in modo originale, ma non per questo meno commovente e avvincente, i due attori si alterneranno sulla scena impersonando gli uomini e le donne protagonisti di questa tragica guerra, mettendo a nudo le loro emozioni più forti e più umane attraverso una serie di monologhi che rendono l’opera di Baricco perfetta per la trasposizione scenica.

Achille, Ettore, Andromaca, Elena e Ulisse prenderanno vita spogliati della loro aura mitologica, rivelandosi così al pubblico, come dichiarato dallo stesso Blas Roca Rey, per ciò che sono veramente: “esseri umani con sogni, paure e aspettative che si tramandano nei secoli e che in fondo sono sempre uguali”.