Si è conclusa il 7 dicembre la Seconda Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, dopo tre giorni di stand espositivi, incontri, degustazioni, laboratori e performance artistiche al NEXT (Nuova Esposizione Ex Tabacchificio) di Capaccio Paestum (SA). L’Associazione Euphòria ha partecipato con uno stand, presentando la manifestazione “Carnuluvaro mio. Cosentini e il Carnevale di una volta – La ballata di Zeza”, elemento iscritto nella sezione Espressioni del catalogo IPIC.
Un momento di incontro e di confronto tra le variegate espressioni del ricco patrimonio immateriale campano. E un momento di crescita soprattutto per piccole e nascenti realtà come Euphòria, che sta facendo del recupero di tradizioni che rischiano di andare perdute il nucleo essenziale della sua azione. “Viviamo questa partecipazione come un’opportunità di visibilità per le nostre attività e soprattutto per il progetto ‘Carnuluvaro mio’, un progetto di recupero del carnevale tradizionale di Cosentini di Montecorice che ormai da alcuni anni l’Associazione Euphòria porta avanti, con la collaborazione e partecipazione attiva di tutta la comunità del piccolo borgo di Cosentini”, spiega la presidente dell’associazione, Filomena Chiariello. “Siamo molto soddisfatti della grande partecipazione e interesse dimostrati nei confronti del nostro Carnevale”.
È proprio il senso della comunità ad essere il punto che accomuna e caratterizza tutti gli elementi iscritti nell’Inventario, “espressione autentica di un patrimonio immateriale collettivo e vivente, che le comunità locali si tramandano di generazione in generazione e che appartiene a tutti noi”, come hanno ribadito gli organizzatori della manifestazione.
“Essere a contatto con tante altre realtà associative che mettono le tradizioni al centro del proprio operato ci spinge a continuare con impegno su questa strada della valorizzazione delle tradizioni, guardando anche alle prospettive di collaborazione che possono scaturire da eventi di questo tipo”, sostengono da Euphòria.
La manifestazione “Carnuluvaro mio” è stata anche presentata nell’ambito dell’incontro “Momenti tradizionali e identitari delle comunità: le celebrazioni laiche. I colori e i sapori dei Carnevali campani”, organizzato per il pomeriggio del 6 dicembre, che ha visto un intervento della presidente di Euphòria.
“Carnuluvaro mio”, con le sue maschere, saluta la rassegna e dà l’appuntamento per il prossimo Carnevale, domenica 2 e martedì 4 marzo (Martedì Grasso), quando la maschkarata percorrerà di nuovo i vicoli di Cosentini per ritrovarsi nella piazza del paese ad assistere alla Ballata di Zeza, a ballare insieme sulle note delle tarantelle e, infine, a celebrare la morte di Carnuluvaro.