Peppe Servillo incanta con “L’anno che verrà”. Vince Giorgio Rafaelli con “Quanti di prossimità”.
Una serata di grande coinvolgimento per la 54ª edizione del “Giugno Locrese”, storico concorso di poesia ed evento simbolo per la Città di Locri, andato in scena nella Corte del Palazzo di Città con la cerimonia di premiazione e l’emozionante spettacolo “L’anno che verrà”, omaggio a Lucio Dalla.
Un grande lavoro sinergico che ha visto protagonisti l’Amministrazione comunale e l’Assessorato alla cultura del Comune di Locri impegnati in un grande sforzo organizzativo, iniziato nei mesi scorsi con la pubblicazione del bando di concorso.
«E’ una emozione vivere il Giugno locrese che vuole ricordare i fondatori e mettere in risalto le eccellenze della poesia. Giunti da tutti Italia i poeti che hanno partecipato hanno impreziosito il nostro evento dando qualità e richiamando l’interesse di molti appassionati di cultura. Nostra intenzione è associare al nostro patrimonio culturale e letterario l’immagine della nostra città» ha detto il sindaco Giuseppe Fontanta, aprendo la serata.
Fondamentale il lavoro della giuria presieduta da Vincenzo Romeo, coadiuvato da Beatrice Bumbaca, Anna Maria Mittica, Maria Vittoria Valenti e Alfredo Panetta. Per questa edizione, con formula di partecipazione nuova, legata a sillogi e raccolte poetiche, invece che a singole liriche, sono pervenuti sessanta libri, da cui la qualificata giuria ha selezionato tre vincitori e una menzione speciale: terzo premio Davide Colacrai con la silloge “D come Davide”, secondo premio Angela Caccia con “L’alveare assopito”, primo premio Giorgio Rafaelli con “Quanti di prossimità”; menzione speciale Gennaro De Falco con “Lo spaziotempo” di una carezza. I vincitori hanno ricevuto un premio in denaro (primi due classificati) e un pinax realizzato da Alberto Trifoglio.
Per il Premio Città di Locri 2023, dedicato a locresi illustri, che si distinguono in diversi campi professionali, il riconoscimento è andato a Bernardo Migliaccio Spina, regista, attore, direttore didattico della Scuola Cinematografica della Calabria, autore di lungometraggi, video musicali e del romanzo “Coraisime” (Rubbettino); e a Francesca Ascioti, diplomata in canto al Conservatorio di Brescia, ha debuttato in una coproduzione dell’Accademia del Teatro alla Scala e del Teatro Regio di Parma, ha preso parte alla Riccardo Muti Academy, si esibisce sui principali palcoscenici internazionali.
«Il Giugno locrese è una kermesse che abbraccia l’arte, la poesia, la musica ed è nostro intento porre l’attenzione su questo per accrescere di anno in anno, importando anche eccellenze italiane come gli artisti di arte contemporanea Genius Loci con la curatela di Stefania Fiato e l’organizzazione dell’Accademia Senocrito, impreziosendo il tutto con la musica dell’attore cantante Peppe Servillo. Prossimo anno, con la costituzione del comitato regaleremo una altrettanta brillante edizione per celebrare i 55 anni» ha detto l’assessore alla Cultura Domenica Bumbaca.
Folto il parterre di ospiti in platea con rappresentanti istituzionali, tra cui il rappresentante della Città metropolitana, delegato alla cultura Filippo Quartuccio, e della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, il vice prefetto Maria Stefania Caracciolo, il consigliere metropolitano Rudi Lizzi, intervenuti per un saluto nel corso della serata.
A celebrare la poesia e la bellezza della cerimonia di premiazione, condotta da Maria Teresa D’Agostino e Nicola Procopio, l’emozionante live “L’anno che verrà” con musicisti di grande spessore artistico: al pianoforte, tastiere, voce, Natalio Mangalavite; sax soprano, sax baritono, flauti andini, percussioni, Javier Girotto, alla voce Peppe Servillo. Direzione artistica Massimo Cusato.
Il Giugno Locrese, quest’anno, vive un’onda lunga artistica che arriva fino al settembre con una sezione all’arte e la Mostra Genius Loci, curata da Stefania Fiato, al Parco archeologico nazionale di Locri Epizefiri.
Locri, 12/07/2023
Ufficio Stampa Città di Locri