Dopo 18 anni il Teatro all’aperto di Locri è una realtà
UNA INAUGURAZIONE “BENEDETTA” DALL’ALTO
Capace di 3500 posti sarà una grande attrattiva culturale per l’intero territorio
Aristide Bava
LOCRI – Un orgoglio per Locri e per la Locride. Immenso l’entusiasmo del sindaco Giovanni Calabrese nel prendere la parola per solennizzare l’inaugurazione del Teatro all’aperto di contrada Moschetta. ” Adesso dobbiamo pensare in grande. Questo Teatro non ha nulla da invidiare a quelli di Siracusa e Taormina”. Una struttura immensa che può ospitare 3500 persone e che mercoledi sera ha offerto l’effetto del “grande spettacolo” e non solo per la splendida esibizione della Soprano Carly Paoli accompagnata dal suo “fido” maestro Gianluca Marcianò e dalla sorprendente orchestra dell’ Accademia Senocrito di Locri diretta dal maestro Saverio Varacalli ma anche e soprattutto per la festosa presenza di tanti cittadini arrivati da ogni centro della Locride e da un parterre di ospiti di indubbia qualità a partire dal Prefetto Massimo Mariani , dal Vescovo Mons. Francesco Oliva , dai rappresentanti delle forze dell’ordine al gran completo e da alcuni esponenti politici di primo piano quali l’assessore al turismo Fausto Orsomarso e alle politiche sociali Tilde Minasi. Una serata snella condotta da Nicola Procopio iniziata con la proiezione di un video che, alla presenza di molti sindaci, ha esaltato le bellezze di Locri e della locride e che deve seriamente far riflettere sulle possibilità di far diventare la Locride capitale della cultura 2025 grazie anche a questa nuova importante potenzialità “sognata” 18 anni addietro dall’ex sindaco Carmine Barbaro e portata adesso a compimento da Giovanni Calabrese che non ha mancato di parlare nel suo intervento della necessità di lavorare, con gkli altri sindaci, per un grande progetto comune, Durante la serata il ringraziamento anche all’imprenditore Nicola Capogreco che unitamente alla moglie ha ceduto a titolo gratuito un vasto appezzamento di terreno per completare l’imponente Teatro all’aperto destinato a produrre tanta cultura. Ed è proprio il leit motiv della cultura certamente anche arma vincente per combattere la criminalità che è stata oggetto delle forti considerazioni del Prefetto Massimo Mariani e del Vescovo della Diocesi Locri-Gerace, Francesco Oliva, a margine della inaugurazione. ” La Locride – ha detto il Prefetto Mariani – ha grandi potenzialità e vedere il positivo risultato di oggi con l’inaugurazione di questo teatro è, per me, motivo di grande soddisfazione anche perchè sono convinto che proprio grazie alla cultura si può valorizzare tutto ciò che di positivo esiste in questo territorio. Bisogna insistere così come stiamo facendo noi grazie all’intenso lavoro che stanno facendo le forze dell’ordine che mi sento di dover ringraziare per i grandi sforzi che vengono fatti per garantire condizioni di vivibilità qui nella Locride. Noi ci siamo e continueremo ad esserci. Adesso bisogna insistere. La Locride merita attenzione positiva e il nostro augurio e che proprio questo Teatro sia fonte di cultura, svolga pienamente le proprie funzioni e possa contribuire al riscatto di questo territorio”. Mons. Francesco Oliva, dal canto suo , dopo aver scherzosamente fatto riferimento ad un iniziale accenno di pioggia che – ha detto – è quasi una benedizione che viene dall’alto su questa struttura, ha insistito sulla parola “grazie” pronunciata più volte. ” Mi sento di dover usare la parola “grazie”, che faccio subito mia, – ha detto – perchè poter disporre di un’opera così importante nel nostro territorio è una cosa meravigliosa. E’ un segno di speranza; direi anche un segno di futuro. Il futuro è possibile anche in questa terra. Affinchè questo sia possibile è necessario che tutte le sinergie operino insieme in maniera che le opere che si sognano diventino realtà. Dico ancora grazie a tutti coloro che hanno contribuito perchè questa opera fosse portata a termine perchè ritengo che questo è anche un importante segno dell’attenzione degli organismi istituzionali a cui dico ancora grazie perchè in questo modo si è anche dimostrato che le forze del male che certe volte impediscono il compimento di opere previste, prevalessero. Partiamo da questa opera e dalla cultura che la stessa può portare sul territorio per guardare al futuro con rinnovata speranza”. Un futuro che è già presente, con il sogno che il territorio sta vivendo con la sfida per Locride Capitale della cultura 2025.Chissà che quella pioggia iniziale che è stata richiamata da Mons. Francesco Oliva non sia veramente una “benedizione” arrivata dall’alto.