Aristide Bava
SIDERNO. Il problema dei rifiuti, nella Locride, diventa sempre più preoccupante. Le soluzioni che si stanno trovando restano sempre contingenti ed estempporanee mentre i cittadini, ormai troppo stanchi della convivenza continua con i rifiuti, chiedono decisioni definitive capaci di sanare quella che sta diventando una piaga della Locride e minaccia da vicino anche lo sviluppo turistico, unica risorsa valida del territorio. Delk problema si sono occupati anche i sindaci nel corso della loro ultima assemblea, Una adssemblea, però, occupata in gran parte dalle problematiche sanitarie e che ha affrontato l’argomento rifiuti solo in maniera interlocutoria. In effetti la presidente Caterina Belcastro , sul problema, ha invitato a relazionare il sindaco di Gioiosa Jonica, Salvatore Fuda, componente del Consiglio metropolitano impegnato a seguire la grave problematica che da tempo è un’autentica croce per l’intera provincia reggina. ” E’ necessario non nascondere le difficoltà che attualmente esistono – ha detto Salvatore Fuda – perchè attualmente l’impianto di Vazzano è bloccato in quanto saturo di prodotto. Sono stati lavorati gli scarti ma c’è adesso una enorme quantità di compost che deve essere smaltito e devono essere anche i nostri Comuni a provvedere al loro ritiro. Dobbiamo organizzarci tenendo presente che l’impianto di Siderno è saturo e deve essere liberato al più presto”. Fuda ha precisato, poi, che il conferimento dell’umido a Siderno dovrà essere molto contenuto e quindi non è da escludere che i problemi continueranno. Poi il consigliere metropolitano si è soffermato anche sull’ aspetto finanziario e su alcune disfunzioni che si sono verificate rispetto al pagamento dei Comuni alla Città Metropolitana a causa anche di una mancata certezza delle tariffe applicate per il 2020 – in parte sbagliate ma che sono in via di rettifica – precisando che per il 2021 ci sarà una maggiore precisione. La principale preoccupazione emersa riguarda il periodo estivo. Se la situazione del ritiro dei rifiuti non si risolve in maniera adeguata saranno guai seri per l’intero territorio con inevitabili ripercussioni sul turismo e, quindi, sull’intera economia . Fuda ha fatto un accenno anche all’impianto Tmb di Siderno e al previsto ( ma osteggiato da cittadini e movimenti ambientalisti ) ampliamento e alla necessità di avere certezze per il futuro. Ma, come si diceva in apertura l’argomento è stato trattato solo in maniera interlocutorio e si è fermato, data la tarda ora, alla sola relazione di Salvatore Fuda. Se ne riparlerà a breve – ha chiarito Caterina Belcastro – in altra apposita riunione.