LOCRIDE – SINDACI IN ALLARME PER EMERGENZA RIFIUTI

Aristide Bava
SIDERNO – La presidente dell’ assemblea dei Comuni Caterina Belcastro ha convocato l’organismo per parlare dell’emergenza rifiuti che, nella Locride, comincia a farsi sentire seriamente . Già in apertura di seduta Caterina Belcastro rivolgendosi ai suoi colleghi ha affermato che «L’unica discarica regionale, che agisce in regime di monopolio, ha disatteso l’ordinanza dell’ex presidente della regione Oliverio che la obbligava a ricevere gli scarti di lavorazione fino a giugno 2020″. Il problema dei rifiuti – ha precisato – rischia di diventare una vera e propria emergenza che sta interessando il territorio della Città Metropolitana (cui sono state trasferite le competenze della gestione del ciclo dei rifiuti), ed è giusto chiedere la convocazione della conferenza metropolitana per discutere della situazione che – come hanno detto alcuni sindaci – da emergenza ambientale potrebbe sfociare in vera e propria emergenza sanitaria. Il problema principale, è stato detto , è costituito dalla difficoltà di smaltire i rifiuti indifferenziati, visto che gli impianti di smaltimento risultano spesso bloccati perché la società privata titolare dei siti di smaltimento degli scarti di lavorazione dei rifiuti, ha bloccato i conferimenti in questi ultimi. A seguito dell’intervento iniziale di Caterina Belcastro sono intervenuti vari sindaci, tra i quali il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano, che ha invitato i colleghi a prendere una posizione dura e netta, anche costo – ha detto – di fare delle convenzioni con discariche fuori regione, pur di porre fine all’emergenza. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Samo, Giovambattista Bruzzaniti, e quello di Mammola, Stefano Raschellà. Poi il sindaco di Gioiosa Ionica Salvatore Fuda (che è anche consigliere metropolitano al pari di Caterina Belcastro) ha evidenziato la necessità di individuare siti alternativi per il conferimento degli scarti precisando che attualmente si sta vivendo una fase di transizione a causa del trasferimento di competenze dalla Regione alla Città Metropolitana, e, ancora, manca finanche un quadro previsionale dei costi di gestione. Ha precisato, in ogni caso che la Metrocity stia facendo viaggiare gli impianti esistenti nel territorio a pieno regime, e, in qualche caso oltre la loro capacità. Il sindaco di Grotteria Vincenzo Loiero ha voluto ricordare che la regione ha bloccato l’erogazione dei finanziamenti appannaggio di molti comuni mentre il vice sindaco di Locri (e assessore all’Ambiente) Raffaele Sainato ha rimarcato la necessità di formare una delegazione di sindaci che parli dell’emergenza rifiuti con la Città Metropolitana e di depurazione e finanziamenti con la Regione proprio perchè si stanno bloccando i fondi anche a Comuni che li avevano anticipati con proprie risorse”. Il tema è stato rimarcato da Giuseppe Campisi, sindaco di Ardore, che ha evidenziato anche che sono saltate tutte le tabelle e le priorità di conferimento dei rifiuti nell’impianto di Siderno, visto che la Città Metropolitana sta facendo conferire in maniera disordinata anche comuni extra locridei., Il sindaco di San Luca Bruno Bartolo, dal canto suo, ha lamentato il fatto che il suo comune non possa conferire i rifiuti all’impianto di Siderno da almeno 8 giorni. E il sindaco di Marina di Gioiosa Geppo Femia ha ricordato una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha permesso al Comune di Napoli di poter attingere a un fondo di liquidità per le partite aperte, che potrebbe costituire un precedente utile per altri comuni in difficoltà finanziarie. I lavori sono stati conclusi da Caterina Belcastro con l’annuncio che3 sarà chiesta al sindaco di Reggio Falcomatà la convocazione della conferenza metropolitana per aggiornamenti sulla questione, auspicando che intanto cessi l’attuale emergenza.