Aristide Bava
SIDERNO – Il Comitato ambientale ” Siderno ha già dato” ha deciso di coinvolgere anche l’amministrazione comunale di Locri nella battaglia per impedire l’ampliamento dell’impianto Tmb di Cpontrada San Leo che, nella sostanza, è ubicato in una striscia di territorio ai margini del torrente che delimita i confini tra Siderno e Locri. Per questo motivo, dopo il nuovo Sit In di protesta che si è tenuto domenica mattina presso lo spazio antistante il Comune di Siderno, il comitato presieduto da Anna Romeo ha indirizzato al sindaco Giovanni Calabrese, al presidente del Consiglio comunale, Domenico Maio e ai consiglieri comunali una lettera in cui scrive ” Il Comitato “Siderno ha già dato”, costituito da diverse associazioni territoriali, da anni conduce una lotta per bloccare l’ennesimo scempio che la Regione e la Città Metropolitana stanno perpetrando sulla nostra e vostra pelle. E’ ormai evidente da anni, anche a voi, che l’impianto TMB di San Leo, collocato sulla fiumara Novito, continua a inondare anche i cittadini di Locri, e non solo le case sulla sponda locrese di effluvi e sostanze tossiche insopportabili. Questo rende impossibile una normale vita, in particolare ai contadini e alle aziende agricole, che hanno la loro attività sui terreni adiacenti”. Poi la lettera ricorda che Il 24 settembre 2020 l’incendio all’impianto TMB ha dimostrato i rischi associati ala presenza di un mostro collocato in quella zona. La chiusura delle scuole, disposto sia dal Sindaco di Locri, che dai Commissari Prefettizi di Siderno ne fanno atto. Quotidianamente sulla vostre case e sui vostri terreni – dice ancora il documento – si depositano sostanze pericolose che voi, come noi di Siderno, inalate e che comportano rischi per la salute”. Quindi l’avviso che ” Stanno decidendo l’ampliamento della struttura, con lavorazioni aggiuntive rispetto a quelli attualmente presenti, che comporterà un aumento più che doppio delle sostanze tossiche e nocive che verranno emesse in atmosfera, comportando ancora maggiori rischi alla vostra e nostra salute. Ci sembra strano che i cittadini locresi non siano stati coinvolti in una discussione su queste problematiche, né in assemblee, né in un consiglio comunale. Noi siamo convinti che la conurbazione Locri – Siderno di cui si parla in questo periodo non avrà futuro se questo ecomostro verrà realizzato”. Nell parte conclusiova un invito a ” pensare, come noi al futuro della zona e dei nostri figli. Non vorremmo trovare tra qualche anno una situazione ancora più drammatica di quella che stiamo vivendo in questi ultimi anni, per cui vorremmo, nelle modalità che ritenete più adatte, un incontro con voi per discutere insieme”.Uno dei leader del movimento, Francesco Martino nel corso del presidio di domenica si è soffermato unitamente alla presidente Anna Romeo e alcuni altri dimostranti tra i quali Martino Ricupero, Damocle Argirò,e lo stesso consigliere comunale di minoranza Domenico Catalano sui rischi che un eventuale ampliamento dell’impianto potrebbe portare ai cittadini di entrambi i Comuni. Il comitato sembra intenzionato a continuare ad oltranza i presidi domenicali.
nella foto – Un momento del Sit in di domenica con gli striscioni preparati da Siderno ha già dato.