Aristide Bava
SIDERNO – “ Il coronavirus ucciderà anche le aziende e le famiglie della Locride”, E’ questa l’amara considerazione di Marcello Attisano , responsabile del settore attività economiche e produttive del Corsecom, struttura associativa che comprende alcune delle associazioni piu’ qualificate del territorio. “La condizione difficile del momento con migliaia di medici e operatori sanitari che da settimane sono in prima linea nel rispondere all’emergenza della pandemia nel nord Italia – scrive Attisano – è senza dubbio una crisi che farà sicuramente storia nel Paese. La riconoscenza, l’ammirazione a questi medici da parte di tutti noi è il minimo che possiamo dire per il loro straordinario eroismo. Ma la Locride, purtroppo, scopre ancora una volta la sua debolezza. In questo territorio si scopre il vuoto. A parte il “nulla” della sanità calabrese, nonostante anni di commissariamento – aggiunge Attisano – si deve aggiungere che. purtroppo, il decreto “Cura Italia” è decisamente insufficiente, soprattutto da noi. Qui il sistema economico è al collasso e, in questo modo, non viene assolutamente supportato dal sistema finanziario che non tiene conto della grave realtà di questo territorio che già aveva risorse molto risicate e che adesso è completamente in ginocchio”. Marcello Attisano affronta anche uno dei pochi settori realmente positivi anche se per un periodo limitato dell’anno, quello turistico. ” Era un settore sul quale, notoriamente, – dice – si faceva maggiore affidamento ma anche questo stando alle previsioni rimarrà in ginocchio e, quindi, dopo tutte le defezioni che si accompagneranno alla prossima estate, viene da chiedersi cosa faranno gli imprenditori di questo settore e le filiere e le attività collegate con il turismo ? La situazione è molto seria per famiglie e imprese, e credo che se non si v uole uccidere completamente il territorio bisogna prevedere seriamente specifici aiuti, prima che questo debolissimo tessuto economico crolli definitivamente”.