Aristide Bava
SIDERNO – Secondo il consigliere regionale della Locride Giacomo Crinò la recente legge approvata dal IConsiglio Regionale della Calabria che ha adeguato la legge elettorale al quadro normativo vigente in materia di rappresentanza di genere, con l’obiettivo di assicurare la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive è decisamente positiva ““Si tratta -dice – di una conquista normativa e culturale che consentirà la partecipazione attiva delle donne alla politica calabrese. Ci dotiamo, finalmente, recuperando il colpevole ritardo della passata Assise, di uno strumento fondamentale per garantire qualità nella democrazia e nella rappresentanza e per valorizzare, ancor più, la funzione delle donne nelle Istituzioni”. Il Consigliere Giacomo Pietro Crinò ha relazionato anche sulla modifica delle disposizioni transitorie sui requisiti strutturali e organizzativi delle strutture socio-educative per la prima infanzia, di cui all’articolo 23 della L.R. 15/2013 approvata dal Consiglio Regionale della Calabria con specifico riguardo alla proroga del termine di adeguamento.. Con il predetto articolo così come modificato dalla L.R. n. 7/2020, è stato fissato al 31 dicembre 2020 il termine assegnato alle strutture socio-educative, sia pubbliche che private per adeguare i requisiti strutturali ed organizzativi previsti dalla legge e dal successivo regolamento. L’adeguamento comporta, tuttavia, una serie di modifiche strutturali, nonché misure organizzative complesse, che diverse strutture hanno ancora in corso e non hanno del tutto completate anche per i costi, che non sono pochi, da sostenere. Crinò dice che ” a questo punto, si rende necessario fissare un nuovo ed ultimo termine (“entro il 30 giugno 2021”) in modo che tutti coloro che gestiscono questi servizi possano mettersi in regola ed evitare, in caso di mancato adeguamento, la chiusura e la conseguente interruzione delle attività con conseguenze anche sui lavoratori e sulle famiglie che verrebbero private di questi importanti servizi. D’altra parte il consigliere regionale della Locride non ha mancato di evidenziare che la categoria interessata a questa normativa .”è stata decisamente colpita dagli effetti della pandemia in atto che ha reso impraticabile l’adeguamento ai requisiti strutturali ed organizzativi previsti. Diverse strutture calabresi – precisa Crinò – hanno ancora in corso i lavori di adeguamento e i costi da sostenere sono indubbiamente elevati. La proroga del termine di adeguamento, quindi, si è resa doverosa per dare la possibilità di adempiere con più tranquillità, magari evitando la cessazione o l’interruzione delle attività con logici risvolti negativi sui lavoratori e sulle famiglie che verrebbero private di questi servizi essenziali”.
nella foto Giacomo Crinò